Dopo aver decretato un taglio della produzione da 1,2 milioni di barili al giorno, l’Opec (Organizzazione dei paesi esportatori di greggio) è riuscita a portare dalla sua parte anche ben dodici produttori esterni al gruppo, che a loro volta si sono impegnati formalmente a togliere dal mercato circa 600mila barili al giorno. L’accordo sancisce il primo intervento congiunto tra paesi Opec e non da quindici anni a questa parte, ma una partecipazione così ampia non si vedeva dagli anni ’70:?a coordinarsi sono stati paesi responsabili di oltre il 50% dell’offerta petrolifera mondiale.
“Questo è davvero un vertice storico”, ha dichiarato il segretario generale dell’Opec, Mohammed Barkindo. “Daremo una spinta all’economia globale e aiuteremo alcuni paesi Ocse a raggiungere gli obiettivi di inflazione”. Oltre alla Russia, che ha confermato un taglio di 300mila bg, e all’Oman, che fin dal principio aveva garantito il suo appoggio, tra i grandi produttori che hanno risposto all’appello ci sono anche il Messico e, a sorpresa, il Kazakhstan.