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Petrolio e tlc risollevano la Borsa

FIRSTonline

Rimbalza Piazza Affari, assieme all altre Borse europee, grazie alla spinta dei titoli energetici e delle tlc. Contribuisce al rilancio l’exploit di Monte Paschi +5,18% a 0,64 euro a poche ore dal cda dedicato ai conti del trimestre ed al dossier sofferenze (24 miliardi, pari ad un terzo degli impieghi): si profila il ricorso ad una piattaforma apposita in collaborazione di Mediobanca.

Alle 12 l’indice Ftse Mib risulta in progresso dello 0,88% a quota 18.096 punti dietro Madrid +1,04%. Più deboli gli altri listini europei: Francoforte +0,27%, poco sopra la parità Parigi +0,01% e Londra +0,04%. Il dollaro si rafforza nei confronti dell’euro che scende a 1,144, da 1,148 della chiusura di ieri. 

Recupera la lira turca a 3,34 contro l’euro (+1,7%), dopo il tonfo del 3,9% di ieri, conseguenza della notizia che il premier Ahmet Davutoglu si dimetterà entro questo mese a causa di dissidi con il presidente Erdogan. Sale il rendimento del Btp a 10 anni all’1,51%, spread con il Bund a 130 punti base.

Il petrolio Brent guadagna il 2,5% a 45,8 dollari il barile, ha accelerato dopo la pubblicazione di dati che mostrano un forte calo della produzione di greggio negli Stati Uniti. Sul mercato brilla la stella di Eni +2,2%, che ha sostituito Total +0,7% nella European Focus List. Intanto la spagnola Repsol avanza del 5% dopo risultati migliori delle attese. Bene anche Tenaris +1,7% e Saipem +1,6%.

Avanza anche Telecom Italia +2,7 a 0,8685 euro sull’onda dei buoni risultati di British Telecom, in rialzo del 2,6%. L’operatore britannico (+6% utili e ricavi ne bilancio chiuso al 31 marzo), ha annunciato che investirà nei prossimi tre anni 6 miliardi di sterline per realizzare la rete super-veloce in fibra ed estendere il servizio mobile 4G. Da inizio British Telecom registra un calo in Borsa del 4%,la società italiana del 26%. Brilla Mediaset +2% dopo i risultati migliori delle attese della controllata Mediaset Espana.

L’attenzione sul fronte bancario è concentrata sull’assemblea di Veneto Banca. L’ad Carrus: andiamo in borsa perché siamo gravemente malati. Attese altre lettere dalla Consob che ha chiesto la convocazione del cda entro una settimana. Ne risente Intesa -0,3%, garante dell’operazione di aumento di capitale. Ubi -0,5%. Si risolleva invece Unicredit in rialzo dell’1%. Martedì prossimo il cda esaminerà i risultati del primo trimestre 2016: il consensus degli analisti indica un utile netto di 379 milioni di euro. 

Nel giorno in cui il gruppo Gavio ufficializzato la conquista dell’autostrada sudamericana Ecorodovias che catapulta la società piemontese al quarto posto mondiale tra i gestori di tratte a pagamento, Atlantia sale dell’1%. Stamattina Banca Imi ha rafforzato la raccomandazione positiva portando il giudizio a Buy da Add (accumulare). Il target price passa a 29,20 euro da 28 euro.

Giornata positiva anche per le utility, Enel +1,5%, Terna +1,2%, A2a +1%. Finmeccanica accelera in rialzo del 2% a poche ore dalla trimestrale a 11,25 euro. Gli occhi dei broker saranno puntati più sulle previsioni di fatturato dell’intero 2016 che includerà gli effetti dell’ordine da 8 miliardi di euro con il Kuwait per la vendita di 28 Eurofighter. 

In crescita anche Stm +1% e Prysmian +1,5%. Debole Fiat Chrysler -0,2%, in linea con la performance dell’indice Stoxx dell’automotive. Per finire, rimbalza Yoox +2,3% dopo i cali dei giorni scorsi. Tod’s +1,4%.

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