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Petrolio: auto elettriche e car sharing spaventano l’Opec

FIRSTonline

Dopo anni di silenzio e spallucce adesso l’Opec fa i conti con la realtà. L’ascesa delle auto elettriche, le previsioni sul futuro del mercato e la diffusione del car sharing cominciano a spaventare l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio che si interroga sulle possibili ripercussioni sul greggio.

Preoccupazioni che si evincono dall’ultima edizione del World Oil Outlook 2017 contenente le previsioni sull’oil & gas pubblicato ieri, nel quale si riconosce apertamente che, in un orizzonte al 2040, la domanda petrolifera potrebbe calare a causa della proliferazione dei veicoli elettrici.
 
Scendendo nel dettaglio, in base a quanto si legge nel report, il ritmo di crescita della domanda rallenterà dopo il 2035, scendendo a 0,3 milioni di barili al giorno con una parallela contrazione dei consumi di petrolio di 8,9 mbg causata dalla maggior efficienza dei motori e dalla diffusione delle auto a gas e elettriche.

“Nel giro di pochi anni –?recita il rapporto – i veicoli elettrici sono passati dall’essere assolutamente non abbordabili, non pratici e non particolarmente belli a rappresentare una valida opzione per una nicchia di consumatori”. Nel caso in cui il trend continuasse, la domanda potrebbe dunque contrarsi, impattando anche sullo shale oil.

Non solo, in base a quanto previsto, la vendita di veicoli elettrici o ibridi nel giro di vent’anni potrebbe raggiungere 80 milioni di unità l’anno grazie anche alle politiche attuate a livello globale. In termini percentuali si tratta dell’11,6% al 2040.

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Categories: Finanza e Mercati