Dopo una serie di rilanci mozzafiato, la britannica SabMiller ha annunciato di aver accettato l’offerta di acquisto dal leader del settore, il gruppo belga-brasiliano AB InBev, per oltre 90 miliardi di euro. E’ una delle principali operazioni di acquisizione di storia. Il gruppo britannico ha reso noto che il suo consiglio ha raggiunto un accordo con AB InBev, in base al quale quest’ultima acquisirà le azioni per 44 sterline, valorizzando la capitalizzazione di mercato di SabMiller sui 70 miliardi di sterline.
SabMiller sale dell’8,8% in Borsa a Londra. E’ il proprietario di marchi quali Peroni, Nastro Azzurro, Grolsch e Pilsner Urquell. Ab Inbev possiede oltre 200 marchi di birra (tra cui Budweiser, Corona e Stella Artois) ed è riuscito a convincere il cda del gruppo inglese ad accettare l’offerta da 44 sterline. AB InBev era partito con 38 sterline, poi rilanciate a 40, poi alzate a 42,15 e ieri a 43,5 per terminare ad un valore che rappresenta un premio di circa il 50% rispetto alla quotazione di chiusura di SabMiller il 14 settembre, prima che si diffondessero le voci sull’Opa.
Dopo anni di speculazioni, la trattativa è stata accelerata dall’impatto del rallentamento economico nei mercati emergenti, soprattutto di Cina e Brasile. La megafusione darà vita ad un gruppo con una capitalizzazione ‘monstre’ di oltre 250 miliardi di euro che opererà in tutti i principali mercati della birra ed aprirà al gruppo belga le porte dell’Africa. I due maggiori azionisti di SabMiller, Altria Group e Bevco (che detengono il 41% del capitale) potranno scegliere tra l’offerta cash o una offerta mista in contanti e azioni: per ogni azione 0,48 azioni AB InBev e 3,78 sterline in contanti.
