Il cioccolato Pernigotti non sarà più prodotto in Italia: “Chiude lo stabilimento produttivo di Novi Ligure dell’azienda. Ciò significa 100 lavoratori a casa e altrettante famiglie in difficoltà”. Queste le parole che Tiziano Crocco di Uila ha pronunciato il 6 novembre al termine dell’incontro dei sindacati con i rappresentanti della proprietà turca dell’azienda dolciaria. La Pernigotti non apparteneva più alla famiglia che l’aveva fondata nel 1860: nel 1995 era passata agli Averna, poi dal 2013 ai Tuksöz.
“L’amministratore delegato era accompagnato dai legali e ci ha comunicato che non sono interessati allo stabilimento – ha affermato Crocco -. I pochi impiegati del settore commerciale che rimarranno saranno trasferiti a Milano. Dalle ore 13 del 7 novembre si terrà un’assemblea con i lavoratori per decidere la mobilitazione” di una cittadina che non vuole rinunciare alla tradizione dell’azienda nata nel 1860. “Sarà un’iniziativa forte per rimarcare il duro colpo che subiranno la città e l’economia della provincia”, ha concluso Crocco.
Decisa la reazione del segretario Flai Cgil Marco Malpassi che ha affermato: “Sono cinque anni che facciamo proposte all’azienda, a fronte di bilanci mediamente in rosso per 10 milioni ogni anno e di quattro amministratori delegati che si sono avvicendati. Continuavamo a vedere questo ‘bagno di sangue’ nella gestione e per anni ci hanno dato dei gufi, tanto che anche ad Eurochocolate di ottobre la proprietà negava che lo stabilimento di Novi avesse problemi. Ma adesso hanno deciso di chiudere. Certo prima o poi ce lo aspettavamo, ma la follia di tutta la vicenda è che hanno perso 50 milioni di euro per arrivare alla chiusura dopo cinque anni quando, con un piano industriale serio cinque anni fa e l’uso di ammortizzatori sociali forse si riuscivano a salvare bilanci e posti di lavoro”.
Pernigotti fu fondata nel 1860 da Stefano Pernigotti: all’inizio si trattava di una drogheria famosa per il torrone. Ma il vero successo è arrivato nel 1927 quando è stata avviata la produzione industriale del gianduiotto, il cioccolatino inventato a Torino nel 1865. Nel 1935 l’azienda acquistò Sperlari e un anno dopo avviò la produzione dei preparati per gelateria. Ancora, nel 1971 acquistò la Streglio, specializzata in prodotti a base di cacao. Negli anni Ottanta la crisi che costrinse Pernigotti a vendere Sperlari alla statunitense H.J.Heinz Company. Nel 1995 Stefano Pernigotti, rimasto senza eredi dopo la morte dei due figli in un incidente stradale, ha venduto il marchio alla famiglia Averna che a sua volta nel 2013 lo ha ceduto al gruppo turco della della famiglia Toksöz.