Solo 32 nuovi casi di cui nessuno a Wuhan, dove tutto è cominciato. La Cina, pur senza abbassare la guardia, si accinge a festeggiare la vittoria contro il nemico invisibile. L’occidente, Italia in testa, vede la luce in fondo al tunnel, anche se sarà una Pasqua di passione, specie per l’economia. Ma – con buona pace per il malcapitato Boris Johnson, che combatte contro il Covid-19 dal letto d’ospedale – i mercati già guardano oltre, verso una ricostruzione che sarà difficile. Anche perché restano i nodi di sempre, Europa in primis. Ma le Borse festeggiano: il peggio sembra passato.
L’indice Msci Asia Pacific guadagna l’1%, dopo il +3% di ieri. Hanno riaperto i mercati della Cina, dopo la chiusura per festività e il nuovo provvedimento a sostegno del credito arrivato dalla Banca del Popolo della Cina, un abbassamento delle riserve obbligatorie che le banche attive in ambito rurale sono tenute ad avere. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen sale del 2%.
L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,3%, il Kospi di Seul lo 0,4%, il Nikkei di Tokyo lo 0,7%. Da oggi sono in vigore le misure di quarantena morbida a Tokyo e in altre metropoli, adottate dopo la ripresa dei contagi.
La Borsa dell’India ha aperto in rialzo del 4%, mentre la rupia respira dopo giorni di sofferenza.
FRENA LA CORSA AL DOLLARO, SALGONO CROCIERE E CASINO
Rientra la corsa al dollaro, specie da parte degli Emergenti. Un segnale di miglioramento arriva dall’Indonesia, che stanotte è riuscita a collocare bond per 4,3 miliardi di dollari.
In forte recupero ieri Wall Street: Dow Jones +7,73%, S&P500 +7,33%, Nasdaq +7,03%. In grande evidenza Boeing (+19,47%). Da rilevare il volo di Capri Holding (+25,9%), la società che controlla Versace, che ha annunciato la riapertura di tutti i negozi dal primo giugno.
Tra le migliori dell’S&P500 ci sono le società che gestiscono i grandi casino e le major delle crociere, tutte in rialzo di circa il 20%. Nel corso della notte è emerso che il Saudi Arabia’s Public Investment Fund ha rastrellato l’8,2% di Carnival.
ARIA DI ACCORDO, TORNA A CORRERE IL PETROLIO
Frena l’oro, a 637 dollari l’oncia. Torna a salire il petrolio: +3%, a 34 dollari il barile, in attesa del vertice dell’Opec+. Ci sono segnali di collaborazione tra i grandi produttori di greggio, in vista degli incontri in teleconferenza dei prossimi giorni. In Cina, le raffinerie sono tornate a lavorare come a fine 2019.
ITALIA IN TRINCEA SUGLI EUROBOND, COMPROMESSO DIFFICILE
Alla vigilia del vertice tra i ministri delle Finanze dell’Eurozona, i numeri in calo dell’epidemia hanno autorizzato l’ottimismo delle Borse. Lo stesso non vale per il confronto a distanza in vista dell’Eurogruppo. Oggi, ore 15, comincerà in teleconferenza il vertice dei ministri finanziari Ue impegnati a mettere a punto un piano per la zona euro che possa mettere d’accordo Nord e Sud. Ma la strada è in salita. L’Italia ha già respinto al mittente la proposta gradita a Germania, Olanda e ad altri partner del Nord, che prevede 240 miliardi di euro erogati tramite il Fondo Salva Stati (il Mes), 200 miliardi della Bei e 100 in arrivo dal Sure, il progetto anti-disoccupazione. L’Italia rifiuta il meccanismo del fondo salva Stati, anche perché le “condizioni minime” promesse non sono poi così favorevoli: i prestiti avrebbero scadenza tra 5 e 10 anni, con alcune condizioni ben precise. Nessuna apertura, invece, sul varo degli Eurobond.
AL VIA IL DECRETO LIQUIDITÀ, GOLDEN POWER ALLARGATO
In attesa di un accordo europeo, il governo italiano ha varato il nuovo decreto liquidità per sostenere l’economia e garantire risorse alle imprese colpite dalla crisi legata alla pandemia di coronavirus. Ai 350 miliardi previsti dal Cura Italia se ne aggiungono altri 400: il decreto porta così le garanzie dello Stato a coprire fino a 750 miliardi di euro di prestiti alle imprese. Il provvedimento prevede che i prestiti a Pmi e professionisti fino a 800mila euro siano coperti da garanzia dello Stato al 100%, quelli al di sopra di tale importo (fino a 5 milioni) e alle grandi imprese al 90%.
Trova spazio nel decreto anche l’estensione del golden power, tramite cui il governo si riserva di impedire scalate ad aziende-chiave anche nei settori finanziario, creditizio e assicurativo, di energia, acqua, trasporti, salute, sicurezza alimentare, intelligenza artificiale, robotica, semiconduttori e cybersicurezza.
LISTINI EUROPEI AVANTI TUTTA DIETRO LA GERMANIA
Piazza Affari ha inaugurato la settimana pasquale con un guadagno del 4%, oltrepassando la soglia dei 17mila punti, a quota 17.039.
Ancora più elettriche le altre Borse: guida la corsa Francoforte (+5,74%) davanti a Parigi (+4,61%) e Madrid (+4,27%). Vienna guadagna il 4,12%. Il governo austriaco ha in programma di riaprire i negozi a partire dalla prossima settimana, un primo segnale di allentamento delle misure di lockdown per il coronavirus, sebbene sia stato esteso l’obbligo di indossare mascherine.
EURONEXT: “PIAZZA AFFARI CI INTERESSA MOLTO”
L’emergenza Covid-19 non cancella l’interesse per il controllo delle piazze finanziarie. Anzi, la necessità di collocare la marea di bond e altri strumenti finanziari aumenta l’appeal dei mercati, a partire da Borsa Italiana. Euronext, che ha rinunciato all’acquisto della Bolsa spagnola, lasciando così via libera alla svizzera Six, ha ribadito ieri l’interesse per Piazza Affari e per l’Mts, la partecipata più ricca e redditizia.
L’amministratore delegato di Euronext, Stephane Boujnah, intervistato da Reuters, ha detto che “oggi Milano non è in vendita, ma dopo che questa crisi sarà finita chi lo sa? Quello che abbiamo fatto è comunicare il nostro interesse a London Stock Exchange, poi vedremo”. Il London Stock Exchange (LSE) è in attesa del via libera dell’Antitrust europeo all’acquisizione di Refinitiv e nei mesi scorsi ci sono state speculazioni che per ottenerlo avrebbe dovuto cedere la controllata italiana.
SPREAD IN DISCESA, 9,5 MILIARDI DI BTP ALL’STA
Avanzano i Btp grazie allo scudo della Bce. Il decennale tratta all’1,48% (-6 punti base). Lo spread nei confronti del Bund a -0,42% (+3 punti base) scende a 190 punti. L’istituto di Francoforte ha acquistato a marzo bond per 51 miliardi di euro, venti in più di quel che dovrebbe essere il ritmo mensile, in base agli annunci delle misure prese.
Giovedì il Tesoro metterà all’asta fino a 9,5 miliardi in 4 emissioni d Btp dai 3 ai 30 anni.
LA BCE FA IL PIENO DI TITOLI ITALIANI
Nei primi cinque giorni di aprile, gli acquisti di titoli della banca di Francoforte sul mercato hanno superato i 30 miliardi, circa sei miliardi al giorno. Giuseppe Sersale di Anthilia segnala che la Bce ha privilegiato l’Italia, con 11,9 miliardi di acquisti sui BTP contro i due riservati alla Germania. Nel corso di marzo gli acquisti sulla carta italiana hanno rappresentato il 35% del totale, ben oltre la quota prevista.
SOLO ENI E ITALGAS IN ROSSO, CAMPARI SUPERSTAR
Due soli titoli azionari hanno chiuso ieri in ribasso a Milano: Eni (-0,2%) e Italgas (-1,6%). Saipem sale dell’1%. L’oscar di giornata è invece toccato a Campari (+10%).
VOLA INTESA, NUOVO NO DAI SOCI UBI
In grande evidenza le banche, a partire da Intesa San Paolo (+9,4%) nel giorno in cui si registra un nuovo capitolo della partita Ubi (+2,75%). Il patto di consultazione Car, che raccoglie il 19% circa dei soci della banca guidata da Victor Massiah, ha bocciato di nuovo l’offerta in arrivo da Carlo Messina. “A maggior ragione alla luce dell’emergenza in atto – si legge in una nota di ieri – si conferma di ritenere l’offerta Intesa-Unipol inaccettabile, anche perché di valore inferiore a oltre il 60% del patrimonio di Ubi, senza considerare quello intangibile e altri elementi immateriali quali le prospettive di destinazione delle risorse umane, i progetti in corso e la loro continuità, lo stretto rapporto con i territori di riferimento”.
Brillano anche Unicredit (+8,7%) e Mediobanca (+7,16%). In recupero Banco Bpm (+3%).
UNIPOL IN MARCIA SU POP. SONDRIO
Da segnalare Banca Popolare di Sondrio (+5,43%): il gruppo Unipol detiene indirettamente, attraverso la controllata UnipolSai, una quota dell’1,888% nel capitale della banca. Le indiscrezioni di stampa indicano che questo potrebbe essere un primo passo per una successiva fusione con Bper (partecipata quasi al 20%).
Nel gestito svettano Azimut (+4%) e Fineco (+2,2%). La raccolta di marzo è stata sopra il miliardo a marzo.
Scatta Nexi (+6%): Jefferies avvia la copertura con Buy, target price a 18 euro.
GENERALI VERSO IL CDA, ATLANTIA SULL’OTTOVOLANTE
Generali +2,5%. Questa settimana il consiglio d’amministrazione deciderà sul dividendo del 2019: la compagnia potrebbe distribuire un mix di contante e azioni.
Nuova seduta sull’ottovolante per Atlantia (+0,6% al termine della giornata). Sembra più vicino un accordo tra il gruppo guidato dai Benetton e il governo. Ci sarà un nuovo assetto proprietario con una quota determinante nelle mani di Cdp e F2i per Autostrade, una sanzione per compensare il disastro del ponte che dovrebbe essere di oltre 3 miliardi e nuove regole per i pedaggi e la licenza.
Tra le utilities, Enel +1% e Snam +2%.
CORRE STM, FCA IN ASSEMBLEA A FINE GIUGNO
Giornata di recuperi anche per gli industriali. Guidano la corsa Stm (+9%) e Leonardo (+7,5%).
Fiat Chrysler (+3%) ha posticipato a fine giugno l’assemblea dei soci; rimandata anche la decisione sul dividendo.
Exor (+8,16%) il 23 aprile perfezionerà l’operazione relativa all’acquisto del 43,78% del capitale di Gedi detenuto da Cir (+0,35%).
Pirelli (+1,3%) ha avvertito che non raggiungerà i target forniti in precedenza. Morgan Stanley abbassa il giudizio a Equal Weight, target price a 3 euro.
Nel resto del listino, allunga Moncler (+7%). Tra le mid cap, in luce Sogefi (+15,82%), Technogym (+10,77%) e Ovs (+7,17%).