Stop and go per Electrolux: arriva Haier? “La temporanea rinuncia di Midea a proseguire le trattative con Electrolux è solo uno step di un percorso negoziale che riprenderà. Accade spesso in trattative di portata mondiale”. Anche perché il mondo della finanza internazionale è scosso da una news da due news clamorose che Firstonline è in grado di anticipare.
Electrolux: si fa vanti Haier. Due novità da tenere d’occhio
Haier – prima news – si sta preparando al salto della quaglia e la quaglia è Midea. Ha offerto – pare – eccellenti risorse e programmi per acquisire una parte di Electrolux comunque escludendo Electrolux US. Per evitare, ovviamente, di venire bloccata dalle norme antitrust. In America infatti Haier ha comprato GE Appliances e di conseguenza non potrebbe mai aggiungere la quota elevata del mercato posseduta da Electrolux.
Seconda news: il governo italiano, per bocca del ministro Urso prima della presidente Meloni poi, ha fatto intendere che si ritirerà dalla cosiddetta “via della seta”, l’accordo firmato a suo tempo dai 5Stelle, con la Cina. E invece – in totale contraddizione sottovalutata dalla stampa quotidiana – lunedì Urso riceve in pompa magna il vertice della cinese Haier Europe dispensando parole di plauso per come il n.1 mondiale dei majaps ha gestito senza licenziamenti l’acquisizione di Candy, facendo diventare il sito di Brugherio il cuore della R&D europea. E investendo ancora di più per potenziare Haier Europe che ha eletto – come è noto – l’Italia come centro strategico, finanziario e industriale.
Whirlpool: migliorano i conti nel secondo trimestre
Nel frattempo arrivano i risultati positivi – nel senso del rialzo del 30 per cento del titolo – del secondo trimestre della Whirlpool con qualche miglioramento dei margini. E riportiamo proprio il commento di Marc Bitzer, presidente e Chief executive officer di Whirlpool Corporation: “Continuiamo a sfruttare il nostro slancio con margini migliorati su base sequenziale nel secondo trimestre. La trasformazione del nostro portafoglio verso un’attività a crescita più elevata e con margini più elevati – ha proseguito – è ben avviata e siamo ben posizionati per beneficiare della ripresa della domanda guidata dal settore immobiliare, incluso ora avere 8 dei 10 principali costruttori nazionali degli Stati Uniti come clienti commerciali”.
Whirlpool: i conti del secondo trimestre indicano un miglioramento, ma il contesto resta negativo
Whirlpool Corporation ha diffuso la semestrale. Nel secondo trimestre l’utile netto Gaap (sta per principi contabili generalmente accettati, è lo standard contabile Usa) sale a 85 milioni di dollari contro una perdita di 179 milioni nel primo trimestre. Le vendite nette sono salite a 4,79 miliardi contro 4,64 miliardi. Su base annua le azioni di riduzione dei costi hanno prodotto circa 150 milioni di dollari di benefici nel secondo trimestre. Permane infine il calo delle vendite nette del 6,0% sul trimestre 2022.
In conclusione, Whirlpool conferma gli utili Gaap per azione e gli utili correnti per azione, rispettivamente, da 13 a 15 dollari e da 16 a 18 dollari. Agli azionisti vengono pagati 193 milioni di dollari di dividendi nella prima metà del 2023 per 68° anno consecutivo, sottolinea la nota della multinazionale Usa.
: lo stop a Midea arriva dall’Europa
Riservandoci una analisi più approfondita dell’intero scenario mondiale e italiano in particolare, ma aggiungendo una news a nostro avviso fondamentale. E cioè che Midea non è stata bloccata – come qualche commentatore italiano ha scritto – dalla minaccia di esercizio del golden power da parte del governo italiano, bensì dal veto dell’Europa. La “scomunica” che la Ue ha applicato a Hauwei e ZTE, considerati “venditori ad alto rischio” per la sicurezza e il libero mercato, potrebbe essere estesa anche ad altre società cinesi, e a Midea in particolare. Perché improvvisamente l’Europa si è svegliata con un radicale cambiamento dell’atteggiamento nei confronti di M&A extra europee.
La Commissione Europea e il Consiglio Europeo stanno infatti discutendo rapidi provvedimenti per proteggere settori strategici come la robotica e le Tlc, ma – e qui sta la novità – anche filiere produttive importanti che possono passare sotto il controllo di aziende che nei loro paesi d’origine (leggi l’Asia), hanno ampiamente e lungamente beneficiato di enormi finanziamenti pubblici. E che per questo dumping prolungato, disponendo di ingenti risorse finanziarie possono trasferire attività produttive, tecnologie, brevetti, brand di valore, con gravi danni a settori vitali dell’economia europea. E’ chiaro che pur non considerando né la Commissione né il Consiglio europeo il comparto degli elettrodomestici come strategico, lo assume come tale quando ne indica il rischio di scomparsa o di controllo e trasferimento di tecnologie produttive in Asia. Perfettamente in linea con questa recente inasprimento europeo – peraltro contrastato dalla Germania primo partner commerciale della Cina – è stata una condizione posta da Electrolux a Midea per il proseguimento della trattativa e cioè garantire il mantenimento della struttura industriale, della ricerca e dell’occupazione dei siti europei.