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Pensioni settembre 2024, in arrivo il rimborso del 730: ecco come sapere chi lo riceverà

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Settembre è alle porte, e per molti pensionati italiani c’è una buona notizia: la pensione di questo mese potrebbe essere più “corposa” del solito. Chi ha scelto l’Inps come sostituto di imposta e presentato la dichiarazione dei redditi entro il 30 giugno, potrebbe ricevere un bel rimborso Irpef. Ma attenzione: se dal calcolo emerge un debito, l’importo sarà trattenuto a partire dal rateo di settembre e, qualora necessario, fino a novembre 2024.

Quando arriva la pensione di settembre?

I pagamenti delle pensioni inizieranno il 2 settembre 2024, primo giorno bancabile del mese. Chi riceve l’accredito direttamente sul conto corrente vedrà l’importo disponibile dal medesimo giorno. Per coloro che preferiscono ritirare la pensione in contanti presso gli sportelli, le date sono scaglionate in base alle iniziali del cognome:

  • Lunedì 2 settembre: cognomi A-C
  • Martedì 3 settembre: cognomi D-K
  • Mercoledì 4 settembre: cognomi L-P
  • Giovedì 5 settembre: cognomi Q-Z

Per i cittadini con più di 75 anni è possibile richiedere la consegna a domicilio della pensione tramite i Carabinieri.

Come sapere chi avrà il rimborso del 730

Per verificare la presenza di eventuali rimborsi o trattenute, è possibile consultare il cedolino della pensione, già disponibile nell’area personale del sito dell’Inps. L’accesso avviene tramite Spid o Carta d’Identità Elettronica (Cie). Il cedolino consente di controllare l’importo della pensione di settembre, e di valutare se vi sono state variazioni rispetto ai mesi precedenti.

Inoltre, tramite il servizio online “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino” sul sito Inps, è possibile consultare le risultanze contabili della dichiarazione dei redditi e scoprire se hai un rimborso in arrivo o un debito da saldare.

Trattenute fiscali e conguagli

Settembre è anche il mese in cui vengono applicate le trattenute fiscali derivanti dal ricalcolo Irpef e dalle addizionali regionali e comunali per il 2023. Per i pensionati con un reddito annuo complessivo inferiore a 18mila euro, eventuali conguagli a debito superiori a 100 euro saranno rateizzati fino a novembre 2024, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Pensioni collegate al reddito

Per i titolari di pensioni collegate al reddito, come l’integrazione al trattamento minimo o la pensione ai superstiti, che non hanno ancora fornito i dati reddituali relativi al 2020, è stata applicata una trattenuta pari al 5% sulla pensione di agosto e settembre. Qualora i dati non vengano forniti entro il 15 settembre 2024, si procederà alla revoca definitiva delle prestazioni collegate al reddito del 2020 o alla riduzione massima dell’importo per le pensioni ai superstiti.

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Categories: Pensioni