Il governo Renzi vuole aprire un tavolo per modificare la legge Fornero sulle pensioni introducendo maggiore flessibilità in uscita, ma per riuscirci non aumenterà il debito pubblico, perché “non vuole scaricare altri pesi sulle future generazioni”. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso della presentazione della relazione annuale della Covip.
“Dobbiamo trovare un equilibrio tra la maggiore flessibilità – ha aggiunto il ministro – e le compatibilità di finanza pubblica. L’intervento deve essere a costo zero per le generazioni future. Affronteremo il tema nella legge di stabilità” partendo dalle “imprese che vogliono un ricambio generazionale e, quindi, ne sosterranno in parte i costi. Bisogna capire il punto di equilibrio tra l’interesse dei cittadini a uscire dal lavoro e l’onere per la collettività”.
Poletti ha quindi risposto indirettamente al presidente dell’Inps, Tito Boeri, che ieri si era detto contrario a qualsiasi intervento che potesse aumentare il debito e quindi scaricarne il peso sulle future generazioni. Boeri aveva sottolineato che la principale proposta sul tavolo, il disegno di legge ddl Damiano-Baretta, potrebbe costare allo Stato fino a 8,5 miliardi di euro.