Nel 2009 l’importo della spesa previdenziale è cresciuto del 5,1% rispetto all’anno precedente assestandosi a 253 miliardi di euro, un valore pari al 16,68% del Pil. E’ quanto emerge dalla relazione annuale stilata dall’Istat in congiunzione con l’Inps. Il dato interessante è che l’aumento è dovuto per intero alla crescita dell’importo medio delle prestazioni erogate (+5,0), mentre il numero degli assegni è rimasto essenzialmente immutato (+0,1%). La pensione media resta tuttavia piuttosto scarna, solo 10.634 euro all’anno. Il 46% dei pensionati riceve meno di 1000 euro al mese.
La stabilità del numero di erogazioni si spiega con l’effetto della riforma a ‘scalini’, che ha elevato l’età di pensionamento da 58 a 59 anni nel 2009, e l’ha portata a 60 anni nel 2011. Il saldo della gestione finanziaria Inps è stato positivo di 1,39 miliardi di euro nel 2010, un risultato dovuto all’effetto stabilizzante delle riforme previdenziali dell’ultimo decennio.