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Pensioni: l’aumento dell’età pensionabile resta, ma non per i lavori gravosi

FIRSTonline

S’è appena concluso dopo due ore e mezza il tanto atteso incontro tra Governo e sindacati sulle pensioni. Al centro del dibattito, l’ormai celeberrimo innalzamento dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita che, a decorrere dal 2019, costringerà i lavoratori ad andare in pensione cinque mesi più tardi. L’uscita sarà possibile a 67 anni dagli attuali 66 anni e 7 mesi.

Presenti alla riunione il premier Paolo Gentiloni, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, quello dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e la titolare della della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. A rappresentare i sindacati, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil: Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Sull’età pensionabile “abbiamo stabilito un tavolo, che avrà aspetti tecnici e politici, che riguarderà la possibilità di estendere le categorie assoggettate ai lavori gravosi per vedere di staccarle dal meccanismo di aumento automatico”. Questo l’annuncio del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Il numero uno del Mef ha però spiegato che “il principio di adeguamento dell’età resta confermato”.

Confermate dunque le previsioni della vigilia. L’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita, uno dei capisaldi della riforma Fornero, rimane in piedi, ma i lavoratori che esercitano attività gravose, in base alle intenzioni, verranno esentati dal meccanismo di adeguamento automatico. 

“Abbiamo concordato che nel tavolo tecnico si considererà la possibilità di modificare e migliorare i meccanismi che attualmente determinano la cadenza di adeguamento dell’età pensionabile sotto il vincolo che eventuali modifiche non intacchino la sostenibilità del sistema previdenziale che è un pilastro fondamentale della sostenibilità finanziaria del paese” ha continuato il ministro.

“Nella riunione molti punti della legge di bilancio sono stati apprezzati dai sindacati in linea con le richieste fatte da tempo. I temi della crescita, occupazione dei giovani e inclusione sociali sono i pilastri” della manovra, ha concluso Padoan.

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