Il Governo rilancia, i sindacati ci pensano ma la Cgil è per il no. La trattativa sulle pensioni, che in caso di esito positivo entrerà nella legge di Bilancio che si inizierà a votare la prossima settimana, entra nel vivo: oggi il premier Paolo Gentiloni ha messo sul tavolo di confronto con i sindacati altre due proposte per arricchire il pacchetto sulle pensioni. La prima riguarda l’estensione delle esenzioni dall’aumento di cinque mesi delle categorie definite gravose anche alle pensioni di anzianità (e non solo alle pensioni di vecchiaia); la seconda l’istituzione di un fondo per i potenziali risparmi di spesa con l’obiettivo di consentire la proroga e la messa a regime dell’Ape Sociale.
Gentiloni ha definito il pacchetto di proposte “molto rilevante” per accompagnare la decisione dell’adeguamento pensionistico con “una serie di interventi mirati. È giusto che vengano attenuati alcuni effetti nell’applicazione e nel metodo di calcolo dell’aspettativa di vita. Tutte cose sacrosante, di equità sociale e giuste in sé. Vi chiediamo di sostenere questo pacchetto”, ha aggiunto il presidente del Consiglio rivolgendosi ai sindacati presenti all’incontro a Palazzo Chigi. Il governo poi ha illustrato e consegnato un documento di tre cartelle ai sindacati che ora faranno le proprie valutazioni: la Cisl ha aperto, mentre sembra sempre ferma sulle proprie posizione la Cgil, con Susanna Camusso pronta a indire uno sciopero generale il 2 dicembre. Il tavolo è stato aggiornato a martedì 21 novembre.
“È un pacchetto di misure importante alla luce delle risorse limitate del bilancio”, ha tenuto a sottolineare il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. “I due nuovi aspetti aggiunti oggi dal presidente Gentiloni sono per noi assolutamente importanti e di non poco conto, coerenti con l’impostazione ed il metodo che ci eravamo dati nella prima parte dell’accordo sulla previdenza”, ha dichiarato la leader della Cisl, Annamaria Furlan, dopo il tavolo a Palazzo Chigi. Furlan definisce “proficuo” il dialogo tra governo e sindacati: “Oggi noi diamo qualche risposta a chi non ne avrebbe”. Insoddisfatta la Cgil: “Il governo ha perso l’occasione di dare risposte sul tema della pensione dei giovani e delle donne.Dare una prospettiva previdenziale per le nuove generazioni significa porsi il tema anche della continuità del sistema”, ha detto Camusso.