Mentre il premier Mario Monti inizia un tour di due giorni in Europa, la sua squadra di ministri continua a studiare le misure più urgenti da mettere in campo. Pensioni e tasse sulla prima casa: queste le priorità sul tavolo. Ma prima di passare alla fase operativa vera e propria, rimangono ancora delle questioni da definire.
Innanzitutto c’è da nominare il team di viceministri e sottosegretari, poi bisognerà organizzare una tabella di marcia per far viaggiare le riforme il più velocemente possibile in Parlamento. Fra le tante esigenze del nuovo Esecutivo, la rapidità d’azione rimane al primo posto. Ecco perché già circolano idee precise sui contenuti dei provvedimenti da adottare.
Vediamo quali:
PENSIONI
Toccherà al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, sciogliere uno dei nodi più intricati del nuovo programma. I punti cardine intorno a cui si dovrebbe articolare la riforma della previdenza sono tre:
– Contributivo pro rata per tutti i trattamenti. La generalizzazione di questo metodo di calcolo dovrebbe riguardare solo i contributi versati a partire dall’anno prossimo. I vecchi metodi di calcolo misto rimarranno validi per tutto l’ammontare maturato fino al prossimo 31 dicembre.
– Accelerazione sull’innalzamento dell’età pensionabile. Il governo uscente aveva previsto di raggiungere la nuova soglia di 67 anni nel 2026. Il ministro Fornero non punta solo ad anticipare questo obiettivo, ma anche a far salire ulteriormente il tetto fino ai 70. Per superare le prevedibili resistenze, il govenro potrebbe puntare su un meccanismo flessibile di penalizzazioni e incentivi rispettivamente per chi sceglie di abbandonare il lavoro prima o dopo i 65 anni.
– Superamento delle pensioni di anzianità.
TASSE SULLA PRIMA CASA
Sono diverse le strade che potrebbero portare al ritorno della tassazione sulla prima casa. L’ipotesi principale è quella che parla di una resurrezione dell’Ici, che in un’eventuale variazione federalista potrebbe assumere le vesti dell’Imu (imposta municipale unica). Altra via praticabile è il ritorno dell’Irpef sui redditi fondiari anche per la prima casa.
Quale che sia l’opzione vincente, la riforma dovrebbe prevedere comunque un sistema di detrazioni, ma ancora non è chiaro se gli sgravi saranno calcolati in base al reddito o al patrimonio (con aliquote differenziate in relazione al valore catastale dell’immobile).
“OPERAZIONE CREDIBILITA'”
Intanto il Presidente del Consiglio ha avviato oggi un altro tipo di riforma, con l’obiettivo di restaurare la credibilità del Paese agli occhi delle istituzioni europee e dei principali partner internazionali. Oggi il Professore è a Bruxelles per incontrare il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, e quello della Commissione, Jose Manuel Barroso.
Giovedì invece l’appuntamento è a Strasburgo, dove Monti parteciperà ad un vertice a tre con il Presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel. Il 28 e 29 novembre sarà la volta di Eurogruppo e Ecofin.