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Pensione a 70 anni per chi ha 30 anni: il simulatore Inps “Pensami” aggiorna le previsioni e non sono rose e fiori

Aggiornato con le ultime novità sul tema il simulatore dell’Inps che permette agli utenti di calcolare il proprio futuro pensionistico. Dalle simulazioni emerge una pensione lontana per 30enni e 40enni. Come funziona e come accedere a “Pensami – PENsione A Misura”: è gratuito e non serve registrarsi

Pensione a 70 anni per chi ha 30 anni: il simulatore Inps “Pensami” aggiorna le previsioni e non sono rose e fiori

Quando andrò in pensione? E quanto prenderò? Sono domande ricorrenti che preoccupano sempre più anche i giovani. Per rispondere a queste domande, l’Inps ha recentemente aggiornato il suo simulatorePensami – PENsione A Misura”, lo strumento che permette agli utenti di calcolare il proprio futuro pensionistico senza necessità di registrazione (e non serve neanche lo Spid).

Nel nuovo aggiornamento è ora possibile scoprire se e quando accedere alle nuove pensioni “Anticipata flessibile” e “Opzione donna” secondo la Legge di Bilancio 2023, e salvare e stampare i risultati della simulazione. Inoltre, l’Inps ha aggiornato gli adeguamenti agli incrementi della speranza di vita dei requisiti pensionistici, basandosi sullo scenario demografico Istat mediano del 2022, che riflette le tendenze a medio e lungo termine del sistema pensionistico.

Oltre alle nuove funzionalità, “Pensami – PENsione A Misura” conserva tutte le caratteristiche che hanno reso popolare la sua precedente versione, confermandosi come un consulente pensionistico di facile accesso e uno strumento per diffondere la cultura della previdenza.

Inps: le novità dell’aggiornamento

L’Inps ha specificato che fino al 2028 l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia rimarrà stabile a 67 anni, in quanto non sono previsti aumenti della speranza di vita. Dal 2029, questa età dovrebbe aumentare a 67 anni e un mese. Inoltre, per l’anno 2024, è stato aggiornato l’importo massimo della pensione anticipata flessibile, che sarà pari a cinque volte il trattamento minimo, calcolato secondo i requisiti raggiunti entro il 31 dicembre 2023 e potrà essere percepito fino al raggiungimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia.

“Pensami”: cos’è e come funziona

“Pensami” è un simulatore di scenari pensionistici realizzato nell’ambito delle attività progettuali del Pnrr. Il simulatore permette agli utenti di inserire pochi dati anagrafici e contributivi per ottenere una panoramica completa delle proprie opzioni pensionistiche. Tra le funzionalità principali:

  • Calcolo della data di pensionamento: Il simulatore fornisce una previsione su quando l’utente potrà andare in pensione.
  • Importo stimato della pensione: Basato sui dati inseriti e sulle normative vigenti.
  • Opzioni pensionistiche: Offre diverse opzioni come la pensione anticipata flessibile e Opzione Donna, permettendo agli utenti di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

“Pensami”: come accedere al simulatore

L’accesso al simulatore “Pensami” è semplice e non richiede registrazione. Ecco come fare:

Dal sito web INPS:

  • Visita il sito dell’INPS.
  • Segui il percorso: “Pensione e previdenza” → “Esplora pensione e previdenza” → “Strumenti – Vedi tutti” → “Pensami – Simulatore scenari pensionistici”.

Dall’app INPS Mobile:

  • Scarica l’app Inps Mobile disponibile per Android e iOS.
  • Seleziona il tab “Servizi” dalla home page e, successivamente, il servizio “Pensami”.

Basta inserire alcuni semplici dati, come la data del primo contributo, la contribuzione complessiva e il tipo di lavoro svolto. È importante includere dettagli specifici come eventuali attività usuranti, lavoro precoce, servizio militare, riscatto di titoli di studio universitari o accredito figurativo della maternità obbligatoria, poiché questi fattori possono influenzare il calcolo degli anni necessari per l’accesso alla pensione.

“Pensami”: il calcolo e la simulazione

Una volta inseriti i dati richiesti, il simulatore utilizza algoritmi avanzati per calcolare la data prevista per il pensionamento e l’importo stimato della pensione. Il sistema tiene conto delle ultime normative vigenti e degli adeguamenti alla speranza di vita, fornendo previsioni accurate e aggiornate.

In particolare, l’algoritmo è stato aggiornato per riflettere le nuove regole della Legge di Bilancio 2024, inclusi gli adeguamenti della speranza di vita basati sullo scenario demografico Istat del 2022. Inoltre, è stata introdotta una nuova funzionalità per tenere conto della Quota 103, che riguarda la pensione anticipata flessibile.

Gli utenti possono salvare e stampare i risultati della simulazione per una consultazione successiva. Questa funzionalità facilita la pianificazione del proprio futuro pensionistico, permettendo di avere sempre a portata di mano le informazioni necessarie.

30enni in pensione a 70 anni

Fornendo un esempio pratico viene fuori che chi oggi ha 30 anni, secondo i calcoli dell’Inps, potrebbe trovarsi a dover aspettare fino ai 70 anni per andare in pensione. Questo dipende dalle condizioni di contribuzione e dal montante pensionistico accumulato nel corso della carriera lavorativa.

Nel dettaglio, prendiamo in considerazione un individuo nato all’inizio del 1994, che ha iniziato a lavorare nel 2022. Secondo il simulatore dell’Inps, se questo individuo riesce a versare almeno 20 anni di contributi e a maturare un assegno superiore alla soglia di 1.603,23 euro (equivalente a tre volte l’importo mensile dell’assegno sociale nel 2024), potrà accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni e 8 mesi. La data prevista per il pensionamento sarebbe dicembre 2063, quando avrà 69 anni e 10 mesi di età.

Al contrario, se non raggiunge i 20 anni di contributi necessari, dovrà rimandare l’uscita dal mondo del lavoro fino ai 74 anni. Questi scenari pongono in evidenza l’importanza di una pianificazione previdenziale accurata fin dai primi anni di carriera, considerando l’impatto delle decisioni lavorative sulle future prospettive pensionistiche.

Le previsioni non sono più rosee per coloro che hanno intorno ai 40 anni, come nel caso di un uomo nato a gennaio 1980 nel settore privato. Anche in questo caso, il momento del pensionamento può variare notevolmente in base al montante pensionistico accumulato e alla possibilità di accesso anticipato alle pensioni previste dalla normativa vigente.

Pensione: va peggio ai 40enni

Per chi ha intorno ai 40 anni, le prospettive sono anche peggiori. Ad esempio, un uomo nato a gennaio 1980, impiegato nel settore privato e che ha iniziato a contribuire nel 2005, andrà in pensione di vecchiaia a 68 anni e 9 mesi. Potrebbe anticiparla a 65 anni e 7 mesi se ha maturato un assegno superiore alla soglia prevista per il 2024 (tre volte l’assegno sociale), ma dovrà rimandarla fino a 73 anni e 2 mesi se non raggiunge i 20 anni di contributi.

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