Una sorta di “ground zero” per quel che riguarda le accuse di frode elettorale. È così che il Wall Street Journal titola citando la Pennsylvania, swing State cruciale per gli esiti elettorali di queste Presidenziali Usa 2024, dopo che Donald Trump ha scelto – di certo non a caso – lo Stato chiave più in bilico di tutti per partire in quarta e lanciare, già in queste ore, le prime denunce ufficiali di brogli. Secondo analisti, esperti e osservatori, infatti, è in Pennsylvania, dove il numero di elettori indecisi è ancora particolarmente alto, che si giocherà, per un pugno di preferenze, buona parte del voto americano.
Non a caso, a una manciata di giorni dal 5 novembre, sia Trump sia Kamala Harris stanno concentrando i loro massimi sforzi sui sette Stati cosiddetti “incerti”: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Wisconsin e, appunto, Pennsylvania. L’ultimo è il più importante perché ha il numero più alto di Grandi elettori – ben 19 – e dunque ha il peso specifico maggiore: si tratta di un territorio con una grande tradizione industriale (il Paese rappresenta il cuore pulsante della cosiddetta rust belt, la cintura della ruggine, e spina dorsale dell’industria pesante statunitense, basti pensare alla Us Steel) ma dal futuro decisamente incerto e con un disagio sociale che aumenta di giorno in giorno. Inoltre, va detto che in Pennsylvania le aree urbane appaiono di fede democratica mentre in quelle rurali pare abbia attecchito il “verbo” di Trump. Chi la spunterà?
Harris contro Trump: testa a testa nei sondaggi
L’importanza della Pennsylvania viene raccontata dai media Usa ed europei mentre, stando ai nuovi sondaggi, Kamala Harris e Donald Trump rimangono sempre testa a testa nei sette Stati in bilico e il vantaggio del tycoon si cristallizza sul +0,9% secondo la media di RealClearPolitics.
Di seguito, i risultati delle rilevazioni più recenti. Pennsylvania: Trump in testa 49% a 47% (Quinnipiac); Michigan: Trump guida 49% a 48% (Atlas Intel); Wisconsin: parità 49% a 49% (Atlas Intel); Georgia: Trump in testa 51% a 48% (Atlas Intel); North Carolina: Harris avanti 49% a 48% (Atlas Intel); Arizona: Trump avanti 51% a 47 per cento.
Pennsylvania, ecco perché pesano guerre in Ucraina e Gaza
A detta degli analisti, la Pennsylvania rappresenta una sorta di microcosmo che contiene in sé le caratteristiche etnico-sociali tipiche di tutti gli Stati Uniti. La sua popolazione è tendenzialmente più bianca di quella Usa ma ha anche una grande popolazione di elettori neri. Non solo: in Pennsylvania vivono ben 570 mila portoricani, una cifra utile a intendere gli effetti dell’ultima battuta su Porto Rico pronunciata dal comico Tony Hinchcliffe durante il comizio di Trump al Madison Square Garden (il comico l’ha definita “un’isola di spazzatura”); 600 mila ebrei, un elettorato particolarmente mobilitato dalla guerra in Medio Oriente; e 800 mila americani di origini polacche che in quest’elezione sono influenzati dagli eventi in Ucraina, dato che la Polonia è lo Stato dell’Europa orientale che più teme la Russia di Putin.
A proposito di Porto Rico, sarà interessante vedere quanto la battuta al comizio di Trump inciderà realmente sulle elezioni presidenziali. Il cantante di origine portoricana Ricky Martin ha pubblicato sul suo account Instagram, seguito da 18,6 milioni di follower, il video del comico Hinchcliffe e ha scritto in spagnolo: “Votate Kamala Harris”. A seguire, durante un altro comizio elettorale – ad Allentown, sempre in Pennsylvania – Trump è stato accolto dalla comunità dei “latinos” con frasi tipo “Donald fuera“, cioè “fuori”. Il tycoon ha dovuto fare fronte alle proteste replicando: “Nessuno vi ama più di me”. Il pronunciamento dei portoricani, dunque, potrà fare la differenza.
Pennsylvania, così Trump punta sugli Amish
In Pennsylvania conta anche il voto degli Amish. Ben lo racconta il Manifesto. Attorno alla cittadina di Lancaster – scrive il quotidiano – vive la più antica e più grande comunità statunitense di Amish, aderenti a una setta religiosa nata in Svizzera nel XVI secolo, e arrivata negli Stati Uniti duecento anni dopo, nota per il rifiuto della modernità, per l’isolamento rispetto al mondo esterno e la salvaguardia dei valori insiti nella comunità. Secondo uno studio dell’Elizabethtown College, in Pennsylvania vivono 74.250 Amish, pari al 23% della popolazione totale di Amish negli Usa, molti dei quali nei villaggi intorno a Lancaster. Il pacifismo è uno dei loro caratteri distintivi, ma già da un po’ di tempo sono diventati un target dei trumpiani. Gli Amish tradizionalmente non si recano alle urne, ma in soli 8 anni la loro percentuale di votanti è balzata dal 4% al 20%, e a quanto pare stanno tutti dalla parte di Trump.
Pennsylvania, perché Trump ha già lanciato accuse di brogli
Trump, lo si diceva, ha già lanciato le prime accuse ufficiali di brogli, alla vigilia dell’Election Day. Sulla sua piattaforma social, Truth, l’ex presidente Usa ricandidato ha parlato di schede false e registrazioni sospette di elettori in alcune contee, tra cui Bucks e Lancaster. “La Pennsylvania sta ingannando ed è stata beccata, su larga scala a livelli mai visti prima. Dovete agire ora”. Al momento non risulterebbero conferme dei brogli, ma secondo gli analisti potrebbe essere un modo di preparare il terreno a contestazioni, in caso di sconfitta.
Pennsylvania, giudice si schiera con Trump
Intanto, un giudice della Pennsylvania si è schierato con la campagna di Donald Trump e ha accettato di estendere l’opzione del voto di persona nella periferia di Philadelphia, dove lunghe file nell’ultimo giorno hanno portato a lamentele secondo cui gli elettori venivano privati del diritto di voto da un ufficio elettorale “impreparato”. Mercoledì è stata presentata un’azione legale per chiedere un’estensione della scadenza delle 17 di martedì nella contea di Bucks: guardie di sicurezza avevano interrotto la fila e detto ad alcuni di quelli in attesa che non avrebbero potuto presentare domanda. I video delle scene sono stati ampiamente diffusi sui social media, alimentando le voci sulla “soppressione degli elettori”.
Elon Musk, sospesa causa su lotteria elettorale in Pennsylvania
La causa statale contro la lotteria elettorale da un milione di dollari al giorno di Elon Musk, guarda caso proprio in Pennsylvania, è stata sospesa in attesa di una decisione sulla sua richiesta che il caso sia trasferito ad una corte federale. Il giudice Angelo Foglietta ha convenuto che Musk, in quanto imputato nella causa intentata dal procuratore distrettuale Larry Krasner, avrebbe dovuto presenziare di persona all’udienza, ma ha rifiutato di sanzionare immediatamente il magnate. Il caso è stato assegnato per ora al giudice distrettuale Gerald J. Pappert, un ex attorney general repubblicano della Pennsylvania nominato da Barack Obama. Staremo a vedere.