Chissà se Marco Minniti deciderà di candidarsi davvero alla segreteria del Pd per contendere la leadership a Nicola Zingaretti oppure no, ma quel che è certo è nei prossimi giorni l’ex ministro dell’Interno e l’anti-Salvini della sinistra avrà modo di chiarire fino in fondo il suo pensiero con il lancio di un nuovo libro, che sarà presentato alla Camera il 6 novembre. Il suo titolo “Sicurezza e libertà” è già un programma e lo diventerebbe ancor di più se diventasse il libro del candidato alla segreteria del maggior partito della sinistra
Per il Pd, che non si è ancora ripreso dalla batosta elettorale del 4 marzo, è il tempo della scrittura. Il libro di Minniti non è il primo e non sarà l’ultimo in casa Pd. Nei giorni scorsi è stato un altro ex ministro, Carlo Calenda, a presentare il suo libro, “Orizzonti selvaggi”, edito da Feltrinelli, che è un lodevole tentativo di orientarsi in un’Italia che si è fatta “fragile e confusa”.
Ma altri grossi calibri sono in arrivo in libreria da casa Pd. Malgrado la riservatezza che circonda tuttora i loro lavori, sia l’ex premier Paolo Gentiloni che l’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, stanno scrivendo e fra non molto arriveranno anche loro in libreria. Da quel poco che per ora si sa, forse però quello di Padoan sarà un libro-intervista. Già pronto per le librerie è anche il libro di Marco Leonardi, l’ex consigliere economico di Matteo Renzi sui problemi del lavoro, “Le riforme dimezzate”, pubblicato da Egea.
E poi ci sono le donne. Due tra le più brillanti parlamentari del Pd dell’ultima legislatura, Linda Lanzillotta e Irene Tinagli, sono pronte a debuttare in libreria con testi che metteranno a fuoco le difficoltà della modernizzazione nell’Italia di oggi e si focalizzeranno sui temi vitali per rilanciare il Paese ma anche sui problemi irrisolti della sinistra.
Meglio un libro che un tweet. La pioggia di libri che dall’interno del Pd sta arrivando in libreria può essere un’occasione d’oro per riflettere sugli errori compiuti negli anni e nei decenni scorsi ma soprattutto per guardare avanti, per tratteggiare una visione di società contro quella chiusa, xenofoba, razzista e illiberale sostenuta dal populismo e dal sovranismo della Lega e dei Cinque Stelle, ma anche per abbozzare un progetto politico e una piattaforma programatica con cui affrontare le nuove sfide in tempi così complicati e difficili in Italia e nel mondo intero.
Trovare un nuovo paradigma culturale e politico per chi non ha rinunciato all’idea del progresso e della libertà coniugata con la giustizia, è un’impresa da far tremare i polsi. Ma i libri aiutano. Purchè ci sia qualcuno – nel Pd e fuori – che li legga, li mediti e ne faccia tesoro. Scrivere è importante ma è essenziale che ci sia qualcuno che ascolti.