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Pd, Schlein si difende dopo l’autogol con i 5S ma sulle alleanze attacca Renzi e naviga nel buio

Imagoeconomica

Dopo le critiche ricevute per la partecipazione alla manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle, la parola passa alla Segretaria del Pd, Elly Schlein che, nel corso della direzione del partito prova a placare gli animi e a mettere le cose in chiaro: “È ora il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e per l’Europa. Ho ricevuto un mandato chiaro, ricostruire una identità chiara del partito, che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri”, Schlein nella relazione introduttiva alla direzione pd al Nazareno.

Schlein: “Da soli non si vince”

C’è un’apertura di credito che ci ha consentito di portare il nostro partito, nei sondaggi, dal 15 al 21%”, ha detto la segretaria, passando poi ad analizzare la dura sconfitta elettorale maturata alle ultime Comunali: “C’è stato un forte psicodramma attorno alla sconfitta alla amministrative. Noi oggi non abbiamo una coalizione e non vinciamo da soli, così come non abbiamo perso da soli: non attiriamoci più demeriti di quelli che abbiamo”, aggiunge Schlein, che oi aggiunge: “La destra ha una coalizione che si ricompatta e noi non ce l’abbiamo oggi quella coalizione e non pensiamo di essere autosufficienti, abbiamo bisogno di costruire delle sinergie con le altre forze civiche e politiche alternative alle destre, ci sono tanti temi sui quali, con le altre opposizioni, possiamo unire le nostre forze, piuttosto che competere sulle nostre differenze che pure sono significative. Tre sono i nostri punti cardine: la giustizia sociale, il lavoro e la conversione ecologica”. 

Schlein ha poi affermato la necessità di trovare un terreno comune con le altre opposizioni: “Chiediamo a un giovane che ha un contratto di tre mesi come si vive, quali sono le prospettive. Bella scelta aumentare la precarietà, complimenti a Giorgia Meloni e al suo governo. Noi chiediamo più assunzioni, più sicurezza sui luoghi di lavoro, facciamo una legge sulla rappresentanza e continuiamo a insistere in Parlamento e fuori per un salario minimo. Lavoriamo al raggiungimento di una posizione comune fra tutte le opposizioni”.

Schlein ha poi parlato delle alleanze: “La settimana prossima si vota in Molise, dove siamo alleati con il M5s. Lo eravamo anche prima della manifestazione. Siamo d’accordo su tutto? No. Sull’Ucraina siamo molto distanti. Se mi invitasse Calenda a una manifestazione andrei anche lì, ma non cambierei idea sul sindaco d’Italia”. Poi un riferimento a Renzi: “Mi dispiace per quello che ha detto. Parla di subalternità: ma non mi sembra la persona adatta per farlo, visto che appena arrivato al Nazareno ha invitato Berlusconi per stringerci un patto”. Ma il Patto del Nazareno – forse la Schlein non lo sa perchè a quei tempi non era in politica – era solo un metodo, tant’è che nel 2015 Renzi respinse le proposte unilaterali di Berlusconi per il Quirinale e, al contrario di Bersani, riuscì rapidamente a portare Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica, a cui Berlusconi, furioso, rispose rompendo il Patto per il Nazareno e ritirando l’appoggio alla riforma costituzionale malgrado l’avesse votata per 4 volte in Parlamento.

Schlein sul Pnrr: “Per il Governo è un peso”

Vi propongo un’estate militante“, ha detto Elly Schlein. “Ora – ha aggiunto – è il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e l’Europa. Ho ricevuto un mandato chiaro, ricostruire una identità chiara del partito, che ci renda riconoscibili. Se si tenta di rappresentare tutto e il contrario di tutto si rischia di non rappresentare nessuno e lasciare spazi agli altri”. 

“Questo partito – ha sottolineato la segretaria – è l’unico che si dà regolarmente sede di discussione ampia e democratica, facciamone buon uso”.

Schlein ha poi duramente criticato il Governo sul Pnrr: “È come se questo governo vivesse come un peso il Pnrr, quasi 200 miliardi che sono una occasione irripetibile per ammodernare il Paese. Meloni ha passato tutta la campagna elettorale dicendo che bisognava cambiare il Pnrr, dopo 9 mesi ancora non ha detto cosa vuole cambiare“, ha affermato Schlein, che poi ha aggiunto: “Da mesi chiediamo al governo di riferire in Aula quali modifiche intenda fare al Pnrr. Siamo a giugno, sveglia. Noi monitoreremo tutto da vicino”. E afferma: “dagli studentati ai presidi di legalità: il contrasto alle mafie è nel nostro dna”, per cui chiede “a tutte le nostre parlamentari e i nostri parlamentari di promuovere nei nostri territori almeno un appuntamento sul Pnrr, coinvolgendo le altre forze politiche ed economiche”. 

Un passaggio poi dedicato al tema del welfare: “Corriamo il rischio di avere un paradosso, con la prima donna premier che taglia i nidi dal Pnrr”.

Manifestazioni contro autonomia differenziata e caro affitti

La segretaria del Partito Democratico ha poi toccato un altro dei temi caldi dell’ultimo periodo: l’autonomia differenziata che, aumenta le diseguaglianze territoriali in un Paese che aspetta di essere ricucito”. Poi l’annuncio di “un grande appuntamento il 14 e 15 luglio con i sindaci contro l’autonomia differenziata di Calderoli”: 

“Alessandro Alfieri e Marco sarracino stanno già preparando un ordine del giorno”, dice. Inoltre il 30 giugno ci sarà una grande manifestazione sulla casa: la sta organizzando Majorino e alla presenza dei sindaci per presentare le idee del Pd e per far partire una “campagna di ascolto e tirare le fila a settembre” per elaborare un nuovo piano casa. Lo annuncia Elly Schlein nella Direzione Pd.

“Il 6 luglio inizieremo un ciclo di incontri, presenteremo le nostre proposte sulle politiche industriali – ha annunciato poi la leader dem – Una discussione aperta in cui vogliamo coinvolgere parti sociali, esperti, economisti, università, ricerca per avere proposte solide e per essere pungolo costante di un governo capace solo di cavalcare la paure dei cambiamenti senza avanzare soluzioni”.

Schlein sulle polemiche interne al Pd: “Bene le critiche, ma serve lealtà sui temi”

“Lavoriamo tutti insieme, in maniera corale, serve un’orchestra che suona lo stesso partito. Vanno bene le discussioni e le critiche, ma anche la lealtà sui temi che ci uniscono. Non mi dovrete mai convincere che la segretaria non basta da sola, l’ho detto io fin dall’inizio. Io credo nel gioco di squadra, nella leadership collettiva. A me tocca provare  tenervi insieme nella chiarezza della linea politica uscita dal congresso”, ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione introduttiva alla direzione Pd. 

Sull’Ucraina la segretaria conferma gli aiuti militari 

Sul conflitto in corso tra Ucraina e Russia Elly Schlein ribadisce la posizione del partito: “Siamo sempre stati chiari e lineari nel pieno supporto all’Ucraina per la difesa anche con aiuti militari. Abbiamo tenuto e continueremo a tenere un atteggiamento coerente, ma non dismettiamo la prospettiva di una pace giusta, facciamo nostre le parole di Mattarella di non distogliere la ricerca di un approdo di pace. Una forza di sinistra come la nostra non può dismettere la parola pace”.

Attacco al Governo su Fisco e nomine 

Sulle tasse è vergognoso che Meloni parli di pizzo di stato, è una vergogna per l’ideologia che sottende. Noi continueremo a batterci per la progressività fiscale”, ha detto, aggiungendo che l’agenda Pd “racchiude una visione di Paese, che tiene conto del fatto che siamo all’opposizione senza sconti al governo Meloni”.
Per Schlein inoltre “il governo con l’arroganza delle forzature quotidiane abusa della decretazione d’urgenza, costantemente, tratta le più importanti nomine, dalle partecipate alla Rai, come cosa propria, nell’ottica di una spartizione partitica”.

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