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Pd, che autogol appoggiare la Raggi

La linea morbida inaugurata dal segretario del Pd Zingaretti verso la disastrosa amministrazione Raggi a Roma ha sorpreso i più: inseguendo i Cinque Stelle il Pd rischia il boomerang

Pd, che autogol appoggiare la Raggi

Può anche darsi che l’inedita linea morbida adottata dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, nei confronti del sindaco di Roma, Virginia Raggi, in assoluto il peggior sindaco della Capitale in compagnia del neofascista Alemanno, fosse funzionale alla ricerca di un accordo con i Cinque Stelle nella regione Lazio o in vista delle elezioni in Emilia, ma sorprendente è stata e sorprendente rimane.

La Giunta grillina di Roma è odiatissima nella Capitale perchè ha sepolto la città di immondizia e di buche nelle strade, ha definitivamente sfasciato il sistema di trasporti, non ha realizzato una sola nuova infrastruttura in tre anni anni, non è stata in grado di risolvere il problema del nuovo stadio della Roma e ha perso nettamente il confronto con Milano, lasciandosi sfuggire l’occasione delle Olimpiadi che avrebbero portato migliaia di posti di lavoro. Per non dire delle infinite beghe giudiziarie e degli scandali che hanno investito sia il Comune che le sue municipalizzate e i continui ribaltoni negli assessorati.

Di fronte a questo disastro, sarebbe logico attendersi che il segretario del Pd chieda le dimissioni del sindaco Raggi e invece, intervistato l’altra sera da Lilli Gruber in “Otto e mezzo” su La7, Zingaretti ha seraficamente risposto: “Dimettersi? Raggi dovrebbe affrontare con più decisione e collegialità temi per troppo tempo irrisolti”. Decisione? Collegialità? Ma se una è incapace tale resta e i tre anni di amministrazione della Capitale lo hanno abbondantemente dimostrato. Tant’è che poi Zingaretti è stato costretto a correggere un po’ il tiro: “Il Pd resta il principale protagonista dell’opposizione alla Raggi e la Capitale ha bisogno di un’alternativa”. Ma ormai il segnale era stato lanciato e i renziani sono partiti all’attacco: “E’ incredibile – ha detto l’onorevole Luciano Nobili – che il segretario del Pd non chieda le dimissioni del sindaco Raggi: noi continueremo a chiederle con forza”.

Il Pd avrà fatto i suoi calcoli ma rinunciare a dare battaglia contro la disastrosa amministrazione Raggi è una mossa azzardata. Esattamente come si sta rivelando il gregarismo con cui – salvo rare eccezioni – il Pd vive l’esperienza di governo nel Conte 2. Dopo il taglio dei parlamentari, Zingaretti sarebbe pronto a seguire il populismo grillino anche sulla riforma della giustizia a senso unico e sulle manette agli evasori in vista della costruzione, come propone Dario Franceschini, di una casa comune con i Cinque Stelle? Se così fosse, non si comprenderebbe perchè un elettore che gradisce l’opzione populista dovrebbe votare Pd e non direttamente i Cinque Stelle.

3 thoughts on “Pd, che autogol appoggiare la Raggi

  1. Ma ancora continuate con queste idiozie e falsità delle buche, della “monnezza”, dello stadio, dei trasporti e -udite udite- delle olimpiadi?!!! Quando anche le pietre, ormai, sanno che questi sono problemi trentennali, ereditati dall’attuale giunta. Quando anche le pietre, ormai, sanno che le buche a Roma ci sono da almeno vent’anni e la giunta Raggi sta “A TERMINI DI LEGGE” e non come si faceva prima (quando si faceva) con opachi se non completamente oscuri accordi sottobanco con “gli amici degli amici”, bonificando molte strade disastrate di Roma. Quando anche le pietre, ormai, sanno che l’immondizia è anche quello un problema pluridecennale della capitale e questa giunta a poco a poco sta risolvendo anche questo annoso problema in modo LEGALE e trasparente non come accadeva prima. Certamente non senza difficoltà. E tentativi di sabotaggio come quello dei mezzi di trasporto cittadino, anche quello intriso di pluriennale corruzione.
    E avete anche la sfrontatezza di parlare delle olimpiadi dicendo che Roma “ha perso nettamente il confronto con Milano, lasciandosi sfuggire l’occasione delle Olimpiadi”! Forse come, per esempio, la grande occasione “vinta” da Milano per l’Expo? Con tutti i debiti rimasti, gli scandali, le infiltrazioni ndranghetiste e il grosso onere, in termini economici che alla fine, inevitabilmente ricadrà sui cittadini? Per non parlare del degrado ambientale, nonché dell’inutilità di molte strutture, peraltro mai finite, per la fiera? È forse a questo “confronto” che fate riferimento? Allora, se cosi’ fosse, la vera vincitrice del confronto sarebbe Roma e non Milano! Utilizzate le Olimpiadi come fumo negli occhi degli sprovveduti, Olimpiadi che avrebbero fatto comodo e recato “vantaggio” ai soliti uomini d’affari “per bene”, appesantendo il già (prima della Sindaca Raggi) deficitario bilancio della capitale, di svariati miliardi di euro, lasciando quindi, come naturale e ovvia conseguenza, un enorme debito procapite sulle spalle dei cittadini romani e dell’Italia tutta. E come effetto collaterale di una scelta scellerata (quella di fare le Olimpiadi come voi irresponsabilmente suggerite) un conseguente degrado dei servizi primari: asili, scuole, sanità, servizi sociali, ecc? Distorcete e falsate in modo vergognoso e tendenzioso i fatti, cercando di pescare nel torbido e facendo del bieco populismo, esattamente quello di cui voi, come tanti altri “giornali” vostri simili, accusate il M5S. Dovreste vergognarvi, anche se so che non ci riuscitrete…

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  2. Ma ancora continuate con queste idiozie delle buche, della monnezza e -udite udite- delle olimpiadi e degli “scandali”?!!! Quando, anche le pietre ormai sanno che le buche a Roma ci sono da almeno ventanni e la giunta raggi sta ‘A TERMINI DI LEGGE” e non come si faceva prima (quando si faceva) con acordi con gli amici degli amici, bonificando molte strade e zone disastrate. Quando, anche le pietre ormai sanno che l’immondizia e’ anche quello un problema pluridecennale della capitale e questa giunta lo poco a poco risolve

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