Carlo Cottarelli, economista di rango, già direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale e già incaricato premier nella scorsa legislatura, lascia il Pd, nelle cui liste era stato eletto come indipendente, e lascia anche il Senato. “In settimana mi dimetto da senatore” ha annunciato oggi nella trasmissione televisiva “Che tempo che fa” di Fabio Fazio. Dopo l’uscita del senatore Enrico Borghi, passato a Italia Viva di Matteo Renzi, per il Pd è un nuovo colpo in pochi giorni.
COTTARELLI ERA A DISAGIO NEL PD DI SCHLEIN: “NEGAVA IL MERITO”
Cottarelli non ha nascosto di sentirsi a disagio in un gruppo parlamentare nel quale non si riconosce dopo che è prevalsa la linea della nuova segretaria del Pd, Elly Schlein, e di non trovarsi a suo agio nemmeno al Senato per l'”eccesso di conflittualità”. Particolarmente contrariato Cottarelli si è detto del fatto che nella mozione Schlein “si critica il merito” che dovrebbe invece essere un elemento fondante della scuola intesa come ascensore sociale per i ragazzi più studiosi e provenienti dalle famiglie meno abbienti.
COTTARELLI TORNERA’ A INSEGNARE
Alle primarie del Pd, Cottarelli, di orientamento riformista, aveva sostenuto la candidatura a segretario del Governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Dopo l’infelice esperienza al Senato, Cottarelli tornerà all’Università Cattolica di Milano, dove anni fa aveva fondato l’Osservatorio dei conti pubblici italiani, e lo farà per “dirigere un programma di l’educazione delle scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole medie superiori”.