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Paura per le sanzioni: gli oligarchi russi di Londra spostano i capitali fuori dalla City

Allarme sanzioni per i miliardari russi che vivono e operano a Londra. Gli “amichetti di Putin”, come scrive oggi il Daily Telegraph, starebbero già spostando capitali e conti fuori dalla City, temendo di finire nel mirino delle misure punitive Ue dopo il disastro aereo in Ucraina della settimana scorsa. Su tutte il congelamento dei beni, prospettato anche da Downing Street.

Il portavoce del governo britannico ha confermato lo scenario tetro verso cui si starebbero dirigendo alcuni oligarchi russi: “Le misure che sono state adottate in capo a individui ed entità hanno una correlazione con alcuni dei flussi finanziari visti passare in Europa, anche qui a Londra”.

Nell’intento d’inviare un monito a Putin, i ministri degli Esteri dei Paesi Ue, riuniti ieri a Bruxelles, hanno deciso d’inserire alcune misure riguardanti il divieto di possesso di armi e di accesso ai capitali, oltre che restrizioni in campo energetico e nella fornitura di alta tecnologia. Gli stessi ministri hanno deciso che la lista allargata delle misure contro individui e società ritenuti responsabili dell’aggravamento della crisi in Ucraina sarà sottoposta giovedì prossimo alla riunione del Coreper, il comitato degli ambasciatori.

David Cameron, intanto, ha spronato i Paesi dell’Unione – Francia e Germania su tutti – a “fare di più” per accordarsi sulle misure economiche più dure possibili da adottare contro la Russia. Le sanzioni paventate contro alcuni super ricchi russi sembrano quindi essere solo l’inizio di un attacco che Londra ha tutte le intenzioni di portare fino in fondo. 


Allegati: Daily Telegraph

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