Gli Stati Uniti e il Vietnam hanno firmato un accordo che consentirà il trasferimento di tecnologia nucleare civile alla nazione del Sud-Est asiatico e aprirà la strada verso investimenti statunitensi nella fiorente industria locale. Il patto è un segno dell’interesse di Washington a stringere più forti legami economici e strategici con la regione. Il segretario di Stato americano John Kerry ha affermato che il “Civil Nuclear Cooperation Agreement” tra gli Usa e il Vietnam permetterà alle società americane di operare nel futuro mercato dell’energia nucleare vietnamita. L’accordo non consentirà al Paese asiatico di arricchire o riprocessare il materiale nucleare di provenienza statunitense.
La nazione asiatica si è contraddistinta negli ultimi tempi per un certo dinamismo nel campo degli accordi sull’energia. Il Vietnam sta lavorando con la Russia per costruire il primo impianto nucleare nel 2014, con completamento previsto per il 2020, nella provincia di Ninh Thuan. Una mossa vista come necessaria, considerata la crescita di domanda di energia nucleare nel Paese ai ritmi del 5% all’anno. Il Paese ha anche firmato un accordo con un consorzio giapponese per sviluppare un secondo impianto nucleare nella stessa provincia che diventerà operativo nel 2024-2025. Il mercato del nucleare in Vietnam dovrebbe crescere a 50 miliardi di dollari Usa entro il 2030, secondo Kerry.
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