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Patrizia Sandretto Re Rebaudengo nominata Presidente Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione CRT, presieduto da Fabrizio Palenzona, ha deliberato la costituzione del nuovo board della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. La nomina a Presidente è stata conferita a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo nominata Presidente Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT


Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, è tra le più riconosciute promotrici ed esperte di arte contemporanea a livello internazionale. Inoltre, è membro dell’International Council del MoMA di New York, dell’International Council della Tate Gallery di Londra, del Leadership Council del New Museum di New York oltre che Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Chi sono i menbri del nuovo board

Giuseppe Iannaccone, fondatore dello Studio Giuseppe Iannaccone e della collezione d’arte moderna e contemporanea “Collezione Iannaccone”, Roberto Spada, fondatore di Spada & Partners, collezionista di arte contemporanea e di opere fotografiche, oltre che Presidente della Fondazione San Patrignano. Segretario Generale della Fondazione è stato designato Luigi Cerutti, attualmente Amministratore Delegato della Società Editrice Umberto Allemandi di Torino, editrice del mensile Il Giornale dell’Arte e media partner di Artissima.

Ha dichiarato la neo Presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo

Sono davvero onorata di assumere la guida della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Insieme agli altri nuovi membri del board metteremo a disposizione tutta la nostra esperienza e il nostro know how per portare l’arte e la cultura sempre più al centro dello sviluppo della città di Torino. Con il nostro operato, vogliamo metterci a disposizione delle istituzioni, della cittadinanza e delle tante persone appassionate di arte del nostro
territorio, rafforzando il ruolo della nostra città come fulcro artistico di respiro
nazionale e internazionale”.

Photo credit: Alessandro Albert

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