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Pasticcio Google: trimestrale online per errore, il titolo sprofonda a Wall Street

Ieri il gigante di Mountai View ha diffuso i suoi conti trimestrali molte ore prima della chiusura dei mercati, scatenando il panico in Borsa – Il titolo ha perso otto punti, sulla scia di conti che rivelano un inatteso crollo degli utili (-20%) – Le scuse del Ceo Larry Page.

Pasticcio Google: trimestrale online per errore, il titolo sprofonda a Wall Street

Google commette un errore e il mercato va in tilt. Ieri il gigante di Mountai View ha diffuso i suoi conti trimestrali molte ore prima della chiusura degli scambi. Il comunicato incompleto e i dati particolarmente negativi hanno scatenato il panico a Wall Street. Si è trattato di un “errore umano più che di un problema di sistema”, ha ammesso in un’intervista al Wall Street Journal Tom Quinlan, amministratore delegato della RR Donnelley, società responsabile della stampa dei risultati finanziari.

Il crollo è stato istantaneo: il titolo di Google è arrivato a cedere fino al 10,5% ed è stato sospeso per oltre due ore, in modo che la società avesse il tempo di completare il comunicato. Google ha poi chiuso la seduta in rosso di otto punti

Il gruppo ha archiviato il terzo trimestre con un utile netto in calo del 20%, a 2,18 miliardi di dollari (6,53 dollari per azione) dai 2,73 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. Al netto di alcune partite contabili, l’utile per azione è di 9,03 dollari, al di sotto delle attese degli analisti, che scommettevano su 10,65 dollari per azione. I ricavi sono saliti a 11,33 miliardi dollari, dai 7,51 miliardi del terzo trimestre 2011. L’incremento però non soddisfa le attese del mercato, che puntava a 11,83 miliardi di dollari. I conti sono i primi trimestrali completi che includono l’acquisizione di Motorola. 

Nella conference call con gli analisti, il Ceo e cofondatore Larry Page si è scusato per quanto accaduto nella diffusione dei dati. RR Donnelly indaga per cercare di capire cosa sia andato storto. L’episodio – secondo gli osservatori – offre una rappresentazione poco rassicurante di come operi il mondo della finanza. Nella migliore delle ipotesi, con gravissima approssimazione. 

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