Intesa Sanpaolo non ha al momento alcun piano di conversione delle azioni di risparmio che, secondo una direttiva Bankitalia, non sono computabili nel ‘common equity’ della banca. Lo ha ribadito l’amministratore delegato Corrado Passera a margine di una presentazione di Banca Prossima, l’istituto del gruppo dedicato al terzo settore. “Di fatto – ha sottolineato il banchiere – il costo in termini di patrimonio è molto limitato, ovvero 13 punti base. A oggi non vale il costo della trasformazione, per ora non c’è nessun progetto di convertirle”. La presentazione è stata l’occasione per annunciare l’ingresso nel capitale di Banca Prossima di Compagnia San Paolo, Fondazione Cariplo e Fondazione Cariparo, con un investimento complessivo di 34 milioni di euro, pari al 28% del capitale. Nel dettaglio Compagnia San Paolo e Fondazione Cariplo hanno investito 13,5 milioni a testa, mentre Cariparo ha investito 7 milioni di euro. La partecipazione di Intesa Sanpaolo, che finora era l’unico azionista di Banca Prossima, scende dunque al 72%.
Passera: “Il costo di patrimonio delle risparmio è limitato. Non c’è nessun progetto di convertirle”
“A oggi non vale la pena di affrontare gli oneri della trasformazione”, ha spiegato l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. Annunciato l’ingresso di Compagnia San Paolo, Fondazione Cariplo e Fondazione Cariparo nel capitale di Banca Prossima