Partite Iva: precompilata in arrivo. Con il 2021 l’Agenzia delle Entrate dà il via a una nuova operazione sul versante della dichiarazione dei redditi. In via sperimentale, a partire dalle operazioni di quest’anno e fino a tutto il 2022 il Fisco mette a disposizione le bozze dei registri Iva delle fatture di acquisti e vendite. I dati – ricavati dall’Anagrafe tributaria, dalle fatture elettroniche, dalle comunicazioni transfrontaliere e da quelle telematiche dei corrispettivi giornalieri – saranno resi disponibili nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo, come nel caso dell’operazione 730 precompilato, è semplificare il dialogo tra il Fisco e i cittadini.
PRECOMPILATA PARTITE IVA: LA PLATEA
Secondo le stime del Fisco, le partite Iva coinvolte sono circa 2,3 milioni, quelle che effettuano la liquidazione trimestrale per opzione. Esclusi invece i soggetti che operano in particolari settori d’attività o per i quali sono previsti regimi Iva speciali (come le agenzie di viaggio o l’editoria). Restano fuori anche i soggetti esteri, a meno che non abbiano stabili organizzazioni in Italia.
COME FUNZIONA LA PRECOMPILATA PER LE PARTITE IVA
Come già avviene per il 730, anche i registri precompilati per le partite Iva potranno essere accettati o integrati dai contribuenti. Di conseguenza, viene cancellato l’obbligo in capo ai soggetti passivi di tenere il registro cessioni e acquisti. Chi invece volesse continuare a operare come ha fatto finora, può limitarsi a consultare i registri precompilati dal Fisco senza convalidarli, per poi sbrigare la pratica con le modalità di sempre.
Nel dettaglio, il registro si potrà integrare o accettare così com’è a partire dal quinto e fino al 15esimo giorno del mese successivo a quello di riferimento (o al trimestre di riferimento). A livello tecnico, i titolari di partita Iva (o gli intermediari da loro delegati) potranno scaricare i documenti dall’area riservata del sito delle Entrate nei formati Xml, Excel e Pdf.