Il primo tassello della flat tax riguarderà le partite Iva: oltre un milione fra professionisti e Pmi a cui sarà permesso accedere al regime forfettario del 15%. Sul progetto stanno lavorando i tecnici del Tesoro e la Lega punta a portare il testo in Consiglio dei ministri addirittura prima della pausa estiva di metà agosto.
Nel dettaglio, l’idea è di elevare la soglia per l’accesso al regime di vantaggio molto oltre il limite dei 65 mila euro di ricavi annui imposto da Bruxelles. Il governo punta a una deroga dall’Europa – già concessa a Paesi come Francia e Romania – che permetta di far salire l’asticella dagli attuali 50mila fino a quota 100 mila euro.
L’intervento potrebbe rientrare nel prossimo decreto messo in cantiere dal Governo, che dovrebbe vedere la luce entro fine luglio.
Secondo Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia, la flat tax per le partite Iva avrà un importante effetto anti-evasione, perché spingerà molte piccole e medie imprese a uscire dal sommerso.
In parallelo, il Governo progetta anche una stretta sulle sanzioni, così da evitare elusioni ed evasioni volte a giocare sui limiti del fatturato. Ma per questo ulteriore intervento, probabilmente, ci vorranno ancora dei mesi.