ALCOA 0K, PARTE BENE LA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI USA
E LE TELECOM STUDIANO LA SOCETA’ DELLE RETI EUROPEA
E’ partita con il piede giusto la stagione delle trimestrali Usa. Al solito, ad aprire la danza dei numeri è stata Alcoa +1,1% negli scambi del dopo Borsa sull’onda dei risultati del trimestre: un giro d’affari di 5,9 miliardi di dollari (-2% a fronte del 2011, ma +1% rispetto alle previsioni). L’ebitda del periodo sale a 597 milioni, contro 152 milioni di un anno fa.
Ma quel che conforta di più sono le previsioni sulla domanda di alluminio nel 2013: la richiesta aumenterà del 7%, con un lieve progresso sul 2012 (+6%), in particolare nell’industria aerospaziale, dell’auto, dell’edilizia e delle turbine a gas. Insomma, la ripresa c’è, anche se a velocità ridotta.
I dati di Alcoa hanno avuto un’immediata eco in Asia. L’indice Nikkei avanza a Tokyo dello 0,65%. Sale anche Hong Kong +0,35%, al pari dell’indice Msci Asia Pacific.
L’attenzione degli operatori è rivolta al piano di stimoli per l’economia che il governo di Shinzo Abe dovrebbe approvare in settimana.
Wall Street, prima dei dati del big dell’alluminio, aveva invece chiuso in terreno negativo.
Il Dow Jones scende dello 0,42%, S&P -0,33%, Nasdaq -0,23%.
Poco mosse ieri Londra (-0,1%) e Parigi (invariata), Francoforte ha accusato un calo dello 0,4%.
La Borsa di Milano si è confermata la migliore dell’eurozona: l’indice FtseMib è salito dello 0,3% grazie alla spinta di alcune banche.
AMERICA
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si accinge a nominare Jack Lew, oggi a capo dello Staff della Casa Bianca, nuovo Segretario al Tesoro al posto di Timothy Geithner. Lew, 57 anni, una carriera quasi tutta nell’alta burocrazia statale, è stato per due anni direttore generale di Citigroup in due anni tempestosi quali i due tra il 2008 ed il 2009. Toccherà a lui risolvere il nodo del debt ceiling, ovvero l’accordo con il Congresso necessario all’innalzamento del limite sul debito federale oggi fissato a 16.400 miliardi di dollari.
Tra le azioni dell’indice S&P500 ha prevalso ieri la “lettera”: 8 titoli su 10 sono in calo. Anche tra le blue chip del Dow Jones prevale il segno “meno”. At&t -2,7%,Verizon -2,6%, Bank of America -2,4%, Boeing -1,7%.
EUROPA
Una grande alleanza pan-europea tra gli ex incumbent, esasperati dai lacci e lacciuoli dei mercato nazionali e perciò pronti mettere insieme le infrastrutture per poter scaricare, in un mercato finalmente unico, le proprie potenzialità. Di questo, rivela il Financial Times, hanno discusso a Bruxelles con il commissario Ue Joaquim Alunia, quattro big della vecchia Europa delle tlc: France Telecom Telefonica, Deutsche Telekom e Telecom Italia.
Fantascienza? In realtà la Ue è contraria agli accordi sui mercati domestici, a danno dei consumatori. Ma non ha preclusioni di principio rispetto alle intese cross border.
Non è escluso, a questo punto, che al posto della separazione della rete, ufficialmente allo studio di TI, emerga una newco in cui far confluire tutte le reti dell’Europa occidentale.
DEBITO SOVRANO
Riflettori accesi sull’asta quando l’Italia tornerà sul mercato con l’offerta di 8,5 miliardi di Bot a 12 mesi. Non verranno proposti i Bot a 3 mesi. In scadenza ci sono un totale di 11,5 miliardi di titoli.
Lo spread Btp/Bund 10 anni scende di 4 punti base a quota 278 per un rendimento del Btp 10 anni al 4,29%. Sulla parte più breve, lo spread a 2 anni è fissato a 162 pb per un rendimento dell’1,69%.
I bond fino a 2 anni di tutti i Paesi europei, Svizzera esclusa, hanno rendimenti sopra lo zero. Anche i titoli svizzeri hanno comunque visto il rendimento salire dal -0,6% di fine luglio all’attuale -0,28%.
ITALIA
Gemina infine ha guadagnato il 9,2% per effetto delle indiscrezioni sull’accelerazione nella procedura per l’aggregazione con Atlantia -0,1%. Si tratta di decidere se procedere con un’Opa (soluzione più probabile) o con un’offerta di scambio. La prima soluzione è la più gradita ad alcuni grandi azionisti di Gemina tra cui il gruppo Toti, l’Unipol e la stessa Generali.
Generali è salita dello 0,8% dopo avere annunciato l’accordo per acquistare la quota del socio Kellner nella joint venture con cui opera nei Paesi dell’Est Europa. Bank of America ha alzato il target price a 15 euro.
Di riflesso Mediobanca, che del Leone di Trieste è il primo socio, ha guadagnato il 2,4%.
Dopo due giorni di fortissimo rialzo, Montepaschi ha chiuso in lieve calo (-1,2%). Sul titolo è intervenuta JP Morgan abbassando la raccomandazione aunderweight da neutral. Intanto hanno gettato la spugna tre hedge da tempo al ribasso su Siena: Egerton, Marshall Wace e Odey hanno azzerato le posizioni short.
Positive le altre banche: Unicredit ha guadagnato il 2,1%, balzo del Banco Popolare+3,5%.
Contrastati gli industriali: Finmeccanica è scesa dello 0,8%, Fiat -1,2%. Sale invece Fiat Industrial +0,8%, StM +1,9%.
In rialzo Mediaset+0,6%, dopo che il Credit Suisse ha promosso a “outperform” dal precedente “underperform” la controllata Mediaset Espana.
In calo Autogrill -3%, tagliata a “hold” da “buy” dagli analisti di Kepler.
La sorte di Alitalia si deciderà ad ottobre. Solo allora scadrà infatti il lock up sulle azioni a vantaggio dei soci di Cai. Nel frattempo continua l’asceda dei valori di Immsi +2,2%.