Nella decisiva udienza del prossimo 25 settembre, nell’ambito del procedimento civile del tribunale di Parma sull’operazione Lag, la procura ribadirà le richieste di revoca del cda di Parmalat e di annullamento dell’operazione, forte dell’ultima relazione del commissario ad acta Angelo Manaresi.
“Insisteremo per la revoca del consiglio di amministrazione e per l’annullamento dell’operazione, alla luce anche della relazione Manaresi”, ha dichiarato oggi il procuratore Gerardo Laguardia.
La terza relazione del commissario, depositata il 9 settembre scorso in risposta ai rilievi delle parti alla sua precedente relazione, è per il procuratore “confermativa di quelle che erano le ipotesi da noi prospettate e favorevole alla tesi del pubblico ministero”.
In caso di revoca del cda, Laguardia ha spiegato che “provvederà il tribunale a sostituirlo”, nominando un amministratore giudiziario, e tocca sempre al tribunale eventualmente “dichiarare nulla l’operazione”. La decisione dei giudici potrà naturalmente essere impugnata.
Nella sua terza relazione Manaresi ribadisce la valutazione di LAG a cui era già giunto, ovvero 623 milioni di dollari, e sottolinea che le analisi della Procura giungono a un valore anche inferiore, tra i 582 e i 597 milioni di dollari. Inizialmente Parmalat ha valutato LAG 904 milioni di dollari, prezzo poi rivisto a 774 milioni lo scorso maggio.
“Il valore a cui è stata pattuita l’acquisizione tra Lactalis e la sua controllata Parmalat è nettamente superiore alle altre stime possibili e ragionevoli”, scrive il commissario. “Dato che Parmalat è una società quotata in borsa, il danno sia per i piccoli azionisti sia per la credibilità del mercato è stato molto grande”, conclude la relazione.
Il titolo Parmalat registra un rialzo dello 0,65%.