I fondi azionisti di Parmalat criticano ancora una volta l’operazione di acquisizione di Lag, sollevando anche dubbi sul processo di aggiustamento del prezzo. L’ad del gruppo di Collecchio, Yvon Guerin, ribadisce la correttezza dell’operato dell’azienda.
Arturo Albano, di Talete Corporate Governance Consulting, in assemblea su delega di 23 fondi rappresentanti il 3,3% del capitale, ha detto che “ci sono ancora troppe zone d’ombra sull’acquisizione di Lag”. Albano è intervenuto durante l’assemblea convocata per approvare il bilancio 2012 e per pronunciarsi sulla sostituzione del consigliere Antonio Sala. Ha ribadito le sue critiche sul prezzo pagato da Parmalat a Lactalis per acquisire Lag e ha sottolineato che permane “l’impressione di una società gestita nel prevalente interesse dell’azionista di maggioranza”.
Lactalis controlla l’82,4% del gruppo di Collecchio. Il rappresentante dei fondi ha quindi messo in evidenza alcune criticità relative all’aggiustamento del prezzo, sottolineando che le ultime decisioni della società “non fanno cambiare l’impressione che il vero scopo operazione fosse trasferire la cassa da Parmalat a Lactalis”.
L’ad di Parmalat, Yvon Guerin, ha difeso le decisioni assunte dal consiglio di amministrazione nell’operazione. “Abbiamo sempre fornito la nostra più ampia collaborazione all’autorità giudiziaria nel convincimento della correttezza del nostro operato”, ha detto.