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Parigi: Tour Eiffel riapre dopo 9 mesi, ma solo con Green Pass

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Il monumento simbolo della Francia, il monumento tra i più visitati al mondo (se non il più visitato, a seconda degli anni), riapre i battenti dopo quasi un anno. Il Covid infatti ha costretto la Tour Eiffel allo stop più lungo dal Dopoguerra: dopo 260 giorni consecutivi di chiusura forzata a causa della pandemia, l’opera inaugurata nel 1889 apre nuovamente le sue porte al pubblico, seppur in maniera contingentata. Si è partiti venerdì 16 luglio con 70.000 biglietti venduti: un timido inizio, per un monumento che nel 2014 ha toccato la soglia dei 7 milioni di ingressi e che ancora nel 2019, appena prima dell’emergenza sanitaria, ne aveva totalizzati 6,2 milioni. Ma pur sempre un inizio, dopo oltre 9 mesi di chiusura, come non era mai avvenuto nella sua storia recente.

Un momento durissimo, con i 350 dipendenti in cassa integrazione e un buco enorme nel bilancio, solo in parte compensato dal recente aumento di capitale approvato dal Cda: 60 milioni di euro, a fronte di 70 milioni di perdite stimate nel 2021 e di 52 milioni di rosso accertato nel 2020. Quest’anno si annuncia dunque ancora debole, nonostante la stagione estiva parzialmente salva: i ricavi secondo le previsioni saranno del -75% rispetto ad un’annata normale (da circa 100 a 25 milioni)

Sulla Tour Eiffel infatti potranno salire solo 13.000 persone ogni giorno, con la capienza ridotta del 50% e obbligo di Green Pass a partire da subito, secondo quanto disposto dal governo per tutti i luoghi di cultura e svago (quindi anche la Torre) dove si radunino 50 o più persone. I primi biglietti venduti testimoniano una forte presenza di francesi, al 50%, poi un 35% di europei (soprattutto spagnoli e italiani) e infine un 15% di americani, che riprendono a viaggiare in Europa. Peserà molto invece la quasi totale assenza, a causa delle varie restrizioni, dei turisti britannici, che di solito sono i più presenti su questo gioiello di architettura commissionato a Gustave Eiffel. Quasi del tutto assenti anche i turisti asiatici, sempre per i soliti motivi.

La riapertura della Tour Eiffel è comunque un segnale di speranza, anche se non è l’unica sfida da affrontare in questi mesi: come se non bastasse, a febbraio è stato sospeso per problemi normativi (sono state trovate tracce di piombo in quantità superiore alle soglie consentite) il cantiere di pitturazione dell’impianto. Dopo 132 anni di vita, anche la torre più famosa del mondo ha bisogno di una riverniciata (per la verità, questa sarebbe la ventesima volta), ma tutto è stato rimandato in autunno. Covid, meteo e bilancio permettendo.

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