I due fratelli Kouachi, sospetti responsabili della strage di Charlie Hebdo, si sono barricati in una piccola tipografia di Dammartin en Goele, una quarantina di chilometri a nord-est di Parigi. La polizia li ha braccati dopo una fuga tra i boschi nella notte, un inseguimento in auto e una violenta sparatoria. I sospettati hanno preso uno o due ostaggi, tra i quali il 27enne Michel Catalano, responsabile della piccola azienda a conduzione familiare, che ha solo cinque dipendenti. Sono in corso i negoziati e la priorità delle forze dell’ordine è di catturare i due uomini vivi.
Intanto, altro sangue si è versato sulle strade di Parigi. Sarebbe di almeno due morti il bilancio della nuova sparatoria a Porte de Vincennes, nella zona est della capitale francese. Secondo l’agenzia Afp, un uomo armato di due kalashinkov, probabilmente lo stesso che ieri ha ucciso una poliziotta, dopo la sparatoria si è barricato con almeno cinque ostaggi in un alimentari kosher. Identificato, fa parte della cellula jihadista dei fratelli Kouachi. Il suo nome è Amedy Coulibaly, un 32enne di origini africane che nel 2010 è stato collegato al progetto di evasione di Smain Ait Ali Belkacem, terrorista algerino condannato all’ergastolo per gli attentati del 1995.