L’esposizione si concluderà con la messa all’incanto, il 30 novembre di 72 opere d’arte (72 artisti), realizzate con porte e persiane intagliate a mano da abitanti del “Zafimaniry”, altipiani del Madagascar.
Tutti i proventi della vendita di queste opere andranno ad aiutare persone svantaggiate e popolazioni che vivono con meno di un dollaro al giorno. Gli abitanti del villaggio di Antoetra, avranno così accesso all’acqua, la salute, l’istruzione e ad un ambiente dignitoso che rispetti la loro cultura.
Settandue interpretazioni artistiche realizzate da:Jef Aerosol – Pierre Ardouvin – Christian Astuguevieille – Virginie Barré – Mahi Binebine- François Boisrond – Mathieu Briand – Alain Bublex – Roland Castro – Chan – Jean Clerté- Jean Cortot – Jean Daviot – Alain Declercq – Marie Denis – Dewar & Gicquel – Hervé Di Rosa Noël Dolla – Sophie Elbaz – FAZ – Forstener Grégory – FKDL – Gérard Fromanger- Antonio Gallego – Gas André – Grancher Valéry – Speedy GRAPHITO – Bérengère Hénin – Yann Kersalé – Peter Klasen – Yuri Kuper – L’Atlas – Arnaud Labelle-Rojoux – Jean Le Gac Julie Legrand – Marie Lepetit – Iris Levasseur – Emeric Lhuisset – Philippe Mayaux – Mathieu Mercier – Ivan Messac – Eric Michel – Andrei Molodkin – Mist – Patrick O’Reilly – Lucy et Jorge Orta – Yujiro Otsuki – Philippe Pasqua – Stéphane Pencréach – Laurent Pernot – Gerald Petit – Ernest Pignon-Ernest – Barbara Portailler – Elizabeth de Portzamparc – Pras Bernard – RCF1 – Hugues Reip – Rero – Julianne Rose – Nicolas Rubinstein – Benjamin Sabatier – Brigitte Saby – Sarkis – Jeanne Susplugas – Temandrota – La porta del sangue Successivo – Stéphane Carrés Trois – Yveline Tropea – Marc Van Peteghem – Vladimir Velickovic – Fabien Verschaere – Jacques Villeglé – Mâkhi Xenakis – Dominique Zinkpé.
Ogni opera ha due facce, la prima quella della storia di questo Paese quasi una espressione di un’arte ancestrale e l’altra quella di una lettura attraverso l’arte contemporanea. La prova che l’arte è necessariamente un’attività condivisa.
Le persone del Zafimaniry (pronunciato zafmanir), vivono tra il paese senza alberi “Betsileo” e il paese “Tanala” dove invece vi sono rimaste ancora alcune foreste, ma solo nella parte alta. Un paese con un clima di nebbie e che appollaiato sul bordo degli altopiani, che costituisce la spina dorsale dell’isola, nel sud-est del Madagascar.
Ma quando il sole illumina il loro villaggio, i meravigliosi rivestimenti in legno scolpito e l’architettura delle loro case si traducono in qualcosa di straordinariamente suggestivo, rivelando le capacità e i talenti artistici del Zafimaniry, che si tramandano di generazione in generazione nel loro sapere ancestrale, perché la foresta è l’ambiente che nutre loro e la loro cultura.
I segni incisi che troviamo sulle porte e persiane, sono rivolti ai quattro punti cardinali stanno per: i raggi del sole, il nido d’ape e l’alveare che costituiscono la comunità ideale. Vi è anche l’uccello che vede sempre da lontano, il serpente, il saggio maestro dei sentieri della foresta, e il ragno. Il tutto disposto in combinazioni esoteriche, segni che riflettono le credenze popolari dei malgasci e le loro relazioni con il mondo invisibile.
Le competenze degli scultori Zafimaniry sono state registrate dal 2008 dall’UNESCO nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale dell’Umanità.
I programmi previsti per l’aiuto di questa gente sono stati sono elaborati in consultazione con la popolazione locale, che sono necessariamente coinvolti operativamente. Particolare attenzione è rivolta alla tutela dell’ambiente e la creazione di una economia locale, i due pilastri indispensabili di uno sviluppo sostenibile senza conflitti di sviluppo che è così importante per un futuro stabile.
“Artist Angels” per il Madagascar
Mostra aperta dal 19-30 Gennaio 2013, Lunedi – Sabato, 09:00-06:00
Asta Mercoledì 30 gennaio 2013, 20:00
Christie ‘s, 9 Avenue Matignon, 75008 Paris.