L’Unione europea si arma di bianchetto e cancella tre nomi dalla lista nera dei paradisi fiscali. Si tratta di Aruba, di Barbados e delle Bermuda, che non sono più annoverate fra le “giurisdizioni finanziarie non cooperative”. Lo ha deciso venerdì l’Ecofin.
La “lista nera” è stata creata nel dicembre 2011 per prevenire l’elusione fiscale e promuovere i principi della buona governance: trasparenza fiscale, equa imposizione, rispetto delle norme internazionali contro l’erosione fiscale e il trasferimento degli utili.
Alcuni Paesi sono interessati a uscire dal novero dei paradisi fiscali, perciò hanno concordato con l’Ue una serie di misure per essere cancellati dalla lista nera. Negli ultimi mesi Bruxelles ha verificato che le autorità fiscali dei Paesi in questione rispettassero gli impegni presi e, alla luce di questa analisi, la black list è stata modificata lo scorso marzo.
In particolare, le Barbados si sono assunte impegni ad alto livello politico per porre rimedio alle preoccupazioni Ue sulla sostituzione dei regimi preferenziali dannosi mediante una misura dall’effetto analogo. Aruba e le Bermuda hanno ormai dato attuazione ai loro impegni.
