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Panettone: i “migliori d’Italia” sono tanti e differenti

E’ il caso di dire Paese che vai…Panettone che trovi. Il mercato del dolce natalizio per eccellenza ha conosciuto in questi ultimi anni una forte spinta dei consumi. E’ stato calcolato che solo il mercato del Panettone artigianale valga 107 milioni di euro, cifra che sale a 217 milioni di euro comprendendo il panettone di produzione industriale. Sono dodici milioni le famiglie italiane che scelgono il panettone per le feste e sono sempre più attente alla qualità, anche se c’è ancora chi acquista un panettone a 3 o quattro euro pensando di aver fatto un affare.  Di qui con l’approssimarsi delle feste una miriade di concorsi che attraversano lo stivale in lungo e largo segnalando di volta in volta il miglior Panettone d’Italia. Ognuno, è comprensibile, vuole il suo posto al sole …

La cosa che salta subito agli occhi è che le varie giurie non sono proprio univoche nei loro giudizi, sembra difficile mettere tutti d’accordo sul migliore panettone d’Italia, così come avviene per i commenti alle partite di calcio. Che fare allora?  Una scelta mirata di acquisto dovrebbe prima guardare all’autorevolezza dei giudici e poi alla confezione del Panettone tanto più che quelli artigianali vanno mediamente dai trenta euro in fino ai 60 euro, poi andrebbe considerata anche la storia delle pasticcerie o dei fornai per avere una garanzia di qualità nella scelta delle componenti. C’è di che ragionare.

Andiamo ora a volo d’uccello sulle varie gare gastronomiche che si sono succedute da ottobre fino a oggi decretando l’eccellenza del panettone più buon italiano.

Panettone Da, autorevole concorso che si è tenuto a Milano (nella giuria presieduta da Bigino Massari numero uno della pasticceria italiana e composta tra gli altri da Al De Riso e da Davide Comaschi vincitore dell’edizione 2018 del panettone Da) ha esaminato 508 panettoni rigorosamente artigianali realizzati da 240 pasticcieri e ha incoronato come vincitore dell’edizione 2019 Francesco Bertolini della Casa del dolce di San Bonifacio (Verona) di cui First&Food ha parlato nei giorni scorsi. Il premio per il miglior panettone creativo è andato a Matteo Frigeni della Pasticceria Capriccio di Presezzo (Bergamo) per il panettone Pan strudel alla Mela cannella, mentre il primo premio come miglior panettone al cioccolato è andato alla Pasticceria Fratelli Napoleone di Rieti con il panettone Flamingo.

Altra autorevole gara quella del Gambero Rosso che ha esaminato 37 panettoni considerati fra i migliori italiani con una degustazione alla cieca. Miglior panettone 2019 è risultato quello della Pasticceria Dolcemascolo di Frosinone. In seconda posizione si è piazzato il panettone di Opera Waiting di Poggibonsi in provincia di Siena. Terza posizione ex aequo il Chiosco di Lonigo in provincia di Vicenza e la Pasticceria Calciano di Tricarico in provincia di Matera.

Si scende in Puglia per la gara di Mastro Panettone indetta da Goloasi.it a Bari che ha laureato come panettone migliore d’Italia quello di Andrea Barile della Pasticceria Terzo Millennio di Foggia (Fg) assegnando il secondo posto a Francesco Borioli della Pasticceria Infermentum di Stallavena in provincia di Verona e il terzo posto a una donna, segno che anche in questo settore le cose si stanno muovendo – checché ne dica il buon Vissani – Valentina De Luca della Pasticceria L’Oca Golosa di Gorizia .

Si passa quindi alla gara indetta da Vinodabere. In questo caso troviamo come miglior panettone d’Italia quello della Pasticceria Roberto di Erbusco in provincia di Brescia. In seconda posizione si colloca la pasticceria Pasquale Marigliano a Nola. Medaglia di bronzo infine per Gino Fabbri pasticcere a Bologna.

Si ritorna a Milano per il concorso indetto da Re Panettone giunto alla sua 12ma edizione che ha premiato come migliore panettone classico d’Italia quello realizzato dalla pasticceria Mascolo di Visciano, in provincia di Napoli, assegnando il secondo premio alla pasticceria Angelo Grippa di Eboli in provincia di Salerno e il terzo alla pasticceria Posillipo Dolce Officina, che a dispetto del nome è di Gabicce a mare in provincia di Pesaro e Urbuino, mentre per la sezione dedicata ai panettoni creativi è risultato vincitore vincitore Parco La Serra di Castellana Grotte in provincia di Bari.

Si resta nel Sud per il concorso organizzato a Palermo sotto il titolo di “Panettone Senza Confini”, in questo caso la Giuria presieduta dal grande Igino Massari ha laureato come miglior panettone  tradizionale quello realizzato dalla  Pasticceria  Rocco Scutellà di Delianuova in provincia di Reggio Calabria. Secondo classificato la pasticceria Mauro lo Faso di Bolognetta in provincia di Palermo, terzo premio a Santi Palazzolo di Cinisi in provincia di Palermo.

C’è poi da segnalare il concorso per il miglior panettone del mondo FIPGC organizzato dalla Federazione internazionale pasticceria gelateria e cioccolateria che ha visto il trionfo su 165 concorrenti provenienti perfino da Spagna, Giappone, Cina, Usa, Serbia, Bolivia e Perù di panettoni made in Italy con la medaglia d’oro per la categoria panettone classico assegnata a Gianluca Cecere della pasticceria Baiano di Merano di Napoli e Bruno Andreoletti di Brescia

Si ritorna al Nord per il concorso “Una mole di Panettoni” svoltosi a Torino. Su 46 maestri pasticcieri di ogni dove il trofeo del Miglior panettone d’Italia è andato per la sezione panettone tradizionale piemontese alla pasticceria Farina Club & Bakery di Torino, mentre quello per il panettone tradizionale Milanese se lo è aggiudicato la Pasticceria La Gioia di Taranto. E, ancora, quello per il panettone creativo è andato ai Fornai Ricci di Montaquila in provincia di Isernia.

E a Milano si è tenuta anche la competizione “artisti del panettone” che è stata appannaggio di Sal De Riso il pasticciere di Minori diventato una vera e propria star tv nei programmi dedicati alla pasticceria.

De Riso si è piazzato al primo posto battendo di una lunghezza Vincenzo Santoro della Pasticceria Martesana di Milano dietro il quale si è piazzata Carmen Vecchione della pasticceria Dolciarte di Avellino.

Si potrebbe ancora proseguire per molto.  Ma come si può vedere in Italia non esiste un Panettone assoluto.  Segno forse dell’elevata qualità raggiunta dai nostri pasticcieri che si sono formati secondo scuole diverse.  E allora Todos Caballeros, come disse Carlo V durante una visita ad Alghero avvenuta tra il 7 e l’8 ottobre del 1541?  Nell’incertezza di giudizi così disparati espressi dalle giurie dei vari concorsi non resta che sperimentarlo da soli.

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