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Panama Papers: Putin, Messi e 800 italiani sotto accusa

Al centro dell’attenzione mondiale c’è oggi il Panama Papers, lo scoop pubblicato domenica dalla Suddeutsche Zeitung in collaborazione con altri 100 giornali di tutto il mondo grazie a Wikileaks e all’International Consortium of Investigative Journalists.

Si tratta di 11 milioni di documenti ottenuti da un informatore segreto dello studio legale Mossack Fonseca, con sede a Panama, che ha gestito e gestisce le fortune offshore dei grandi del mondo.

Tra i vip coinvolti numerosi politici come Vladimir Putin o David Cameron, di sportivi come Leo Messi o Michel Platini e di attori come Jackie Chan. Gli italiani? Secondo l’Espresso (la testata aderente al pool) sono circa 800. Tra questi spunta il nome di Luca Cordero di Montezemolo assieme a quelli di Unicredit e Ubi.

In totale sono 72 tra capi o ex capi di Stato a essere presenti tra le persone citate nei Panama Papers. Tra i 12 in carica c’è anche il presidente argentino Mauricio Macri: il suo coinvolgimento risalirebbe a quando era sindaco di Buenos Aires e “amministrava una societa’ con sede alle Bahamas”. 

Nell’immensa lista dei Panama Papers figurano anche i re del Marocco Mohamed VI, e quello dell’Arabia Saudita Salman, che furono aiutati da Mossack Fonseca ad acquistare yacht di lusso. Dalle carte emergono poi i nomi di Xi Jinping (anche se chiamati in causa sono i familiari e non il presidente cinese direttamente), del presidente azero Ilham Aliyev e di quello ucraino Poroshenko

Citati anche dirigenti sportivi sudamericani già comparsi nello scandalo Fifa, come l’ex vicepresidente del calcio mondiale Eugenio Figueredo e suo figlio Hugo, nonché l’uruguaiano Juan Pedro Damiani, del comitato etico della stessa Fifa.

L’Australia ha già annunciato stamane di aver iniziato le verifiche fiscali su 800 contribuenti illustri presenti nei documenti.

Ecco il link al sito dell’inchiesta.

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