“Spero di eguagliare Messi, magari già il prossimo anno”. Sono queste le prime parole di Cristiano Ronaldo, che si aggiudica il Pallone d’Oro 2014, secondo consecutivo e terzo in assoluto per lui dopo quello del 2008 precedente all’era Messi, che poi ne portò a casa quattro di fila diventando il più vincente di sempre a livello individuale.
L’asso del Real Madrid e della nazionale portoghese, che nell’anno solare appena concluso ha vinto la Champions League con il suo club e disputato il Mondiale in Brasile, con l’affermazione di oggi entra invece nel ristrettissimo club degli inseguitori della “Pulga” argentina: con 3 Palloni d’Oro eguaglia Cruijff, Platini e Van Basten. Ma evidentemente non si accontenta, visto che dopo i ringraziamenti di circostanza (questa volta accompagnati da emozione ma non da lacrime) le prime parole sono state immediatamente rivolte alla sfida per il 2015, che lo vede lanciato all’ennesimo inseguimento del rivale del Barcellona, sconfitto in questa edizione così come il portierone del Bayern Monaco Manuel Neuer.
In un certo senso l’aggancio a Messi è già avvenuto quest’anno, quantomeno a livello di club: con questa affermazione di Cr7 il Real Madrid sale infatti a 7 Palloni d’Oro, raggiungendo proprio i blaugrana appena dietro le due italiane Juventus e Milan, entrambe con 8 giocatori insigniti del titolo. Un’eventuale vittoria di Neuer, oltre che la seconda in assoluto per un portiere (dopo Lev Jascin nel 1963), avrebbe invece significato il primo posto solitario per la Germania nella classifica per nazioni, che attualmente condivide con i Paesi Bassi (7 ciascuno). Il Portogallo ora, contanto anche quello di Eusebio nel 1965, ne ha 4, come l’Argentina e solo uno in meno di Italia, Brasile e Inghilterra.