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Pagellone di Ferragosto sul calciomercato: bocciate Inter e Roma, bene Juve, Napoli, Milan e Lazio

FIRSTonline

E anche quest’anno siamo arrivati al weekend di Ferragosto. Giorni di sole, mare e relax per tutti gli italiani, e anche per gli operatori di mercato, che, almeno fino a martedì, spegneranno i cellulari e riprenderanno fiato, in vista di quelle che saranno le due settimane più calde (in tutti i sensi) dell’estate del pallone. I tifosi gioiscono, fremono, in alcuni casi si arrabbiano, tutto per il calciomercato. E noi, puntuali come sempre, diamo i giudizi sui movimenti delle grandi del nostro campionato, consapevoli (ed è proprio questo il bello) che, fino al 31 agosto, nulla va dato per scontato, e che gli equilibri potrebbero essere stravolti completamente.

JUVENTUS 7

Pur restando la regina del calciomercato italiano, la Juventus perde mezzo punto rispetto alla settimana scorsa. Nessun passo in avanti è stato fatto, nè sul fronte acquisti nè su quello delle cessioni. E questo, con il campionato alle porte (caricato oltre modo di aspettative dopo i proclami di John Elkann) potrebbe anche diventare un bel problema. Antonio Conte è stato chiaro, per competere fino alla fine per il titolo, servono ancora 4 (!) giocatori: 3 esterni e un difensore centrale. A questi (soprattutto agli uomini di fascia), il neo tecnico bianconero dovrà insegnare meccanismi di gioco molto particolari, visto che, nel suo sistema tattico, ricoprono un ruolo determinante. Marotta dunque deve sbrigarsi, ma prima urgono le cessioni. Altrimenti il rischio è di vedersi sbattere la porta in faccia (vedi l’Amburgo con Elia) o di sentirsi chiedere richieste strampalate (tipo lo scambio Quagliarella – Vargas). Tutto dunque succederà verso la fine del mercato, dopo aver venduto (possibilmente bene) Amauri, Iaquinta, Martinez ecc. Allora si che Marotta potrà dare l’assalto agli esterni di centrocampo tanto ambiti (Vargas, Farfan, Giaccherini) e a quel difensore centrale indispensabile per costruire una grande squadra dalle fondamenta (Alex del Chelsea sarebbe l’ideale). Ma il tempo comincia a stringere, e le trattative lastminute (come quella di un anno fa con il Milan per Borriello) non sempre vanno a buon fine.

NAPOLI 7

A nostro giudizio, anche il Napoli perde mezzo punto rispetto a 7 giorni fa. Ma come direte voi, De Laurentiis dice di voler acquistare Rossi e gli abbassate il voto? La risposta è sì, almeno fino a quando il presidente azzurro non dichiarerà incedibile il Pocho Lavezzi (cosa fatta, per quanto possa contare la sua parola, da Walter Mazzarri venerdì). Siete davvero sicuri, tifosi napoletani, che cedere il fulmine argentino per Giuseppe Rossi sarebbe un affare? Noi sinceramente abbiamo qualche dubbio, soprattutto alla luce di quello che Lavezzi ha fatto agli ordini di Mazzarri. Certo, il Pocho ultimamente ha esagerato (difficile perdonargli la settimana in Sardegna a base di discoteche, mentre i compagni si allenavano a Castelvolturno) ma chi meglio dei napoletani può sapere che ai campioni qualche sfizio va concesso? Chiedere a Luciano Moggi (noi lo abbiamo fatto) lumi sulla gestione di Maradona, tanto per fare l’esempio più illustre. Va bene che Lavezzi non è (e non sarà mai) il Pibe de Oro, ma per questo Napoli è sempre stato il giocatore più determinante, anche rispetto a Cavani. Detto questo però, il sostituto sarebbe di tutto rispetto, anche se convincere il Villarreal appare un’impresa quasi disperata. Mercoledì inoltre, il Sottomarino Giallo sarà di scena in Olanda, dove affronterà l’Odense nell’andata dei preliminari di Champions League. Rossi ovviamente è in lista, e se dovesse giocare anche un solo minuto, non potrebbe partecipare alla campagna europea del Napoli. Vero è che se Lavezzi dovesse andare all’Inter, all’ombra del Vesuvio arriverebbe con ogni probabilità Goran Pandev, ma l’acquisto di Rossi avrebbe senso solo se a tempo pieno, non certo a part – time. O trattativa lampo (nel giro di un weekend) o Pepito a mezzo servizio. Sarà questo il dilemma di De Laurentiis sotto l’ombrellone, sempre che il vulcanico presidente del Napoli, non decida di sorprendere tutti con l’ennesimo colpo di scena.

LAZIO 6,5

La discesa colpisce anche la Lazio. Mentre Reja continua a fare esperimenti nelle amichevoli (tra l’altro non particolarmente graditi, visti i fischi dei tifosi biancocelesti), il mercato porta notizie solo sul fronte cessioni, mentre sugli acquisti tutto tace. Zarate allo Spartak Mosca, Floccari conteso tra Benfica e Fiorentina, Kozak dubbioso sul suo futuro. Tutto questo, non sembra fare bene all’ambiente, in ebollizione perenne nonostante gli arrivi di Klose e Cissè. La contestazione al presidente Lotito non si ferma, quella a Reja neanche, il tutto in una cornice di mercato sempre più strana. Va bene sfoltire la rosa (soprattutto in attacco), ma Zarate è davvero inutile a questa Lazio? Passi per Floccari e Kozak (due prime punte, proprio come Klose), ma l’argentino potrebbe anche tornare utile durante la stagione, visto che Cissè, al di là dell’ottimo precampionato, è soggetto ad alcuni problemi fisici. Reja poi, aveva chiesto (un mese fa) un centrocampista di qualità e un difensore centrale. Arriveranno, ma al momento di loro non v’è traccia. Intendiamoci, la Lazio resta un ottima squadra, con un’intelaiatura di grinta e qualità, ma forse, visto anche l’ambiente tragicomico che la circonda, un po’ di chiarezza non guasterebbe. Cosa che invece manca del tutto, visto che Reja è stato costretto a disputare due precampionati paralleli, con la Lazio A e con quella B. Situazione ingestibile anche per un duro della panca come lui. Lotito e Tare, adesso tocca a voi.

MILAN 6,5

Il voto resta il solito, se non altro perchè i rossoneri hanno già alzato al cielo il primo trofeo stagionale in quel di Pechino. Il mercato continua a latitare, ma la sensazione è che a breve le cose si sbloccheranno. Aquilani o Montolivo, questo è il dilemma, anche se il Milan, alla fine, potrebbe pure prenderli entrambi. Certo, per i tifosi che si erano fatti la bocca con nomi di ben altro tipo (Fabregas su tutti), questo “Mister X” italiano sarà una mezza delusione, ma a guardar bene i rossoneri non pescheranno poi così male. L’amichevole della nostra nazionale contro la Spagna, ha chiarito molte cose. Anzitutto che Alberto Aquilani e Riccardo Montolivo sono tutt’altro che scarti, visto che Cesare Prandelli sta costruendo su di loro l’Italia del futuro (e visti i risultati, non ci sembra che stia sbagliando). Le valutazioni sul mercato poi, si fanno guardando il rapporto qualità prezzo, cosa nella quale il Milan eccelle da sempre (e anche quest’estate, con Mexes e Taiwo presi a parametro zero, le cose non stanno andando diversamente). Aquilani costa 10 milioni, più o meno come Montolivo. I rossoneri però, con quella cifra (euro più, euro meno) contano di prenderli entrambi. Dovessero riuscirci, farebbero sicuramente un’operazione da applausi. Perchè in questi tempi di crisi economica (e voi lettori di Firstonline lo sapete meglio degli altri), pensare ad un presidente (del Milan, ma soprattutto del Consiglio) che spende cifre folli nel calcio, sarebbe davvero fantascienza.

ROMA 4,5

Eccoci arrivati nel reparto “Insufficienze (gravi)”. Ma cosa combina la Roma di Thomas DiBenedetto? Passino i ritardi nella chiusura della trattativa con Unicredit (che tra l’altro non è ancora conclusa, ma questa volta ci siamo davvero!), passino le cessioni alle dirette concorrenti (vedi Vucinic alla Juventus) o a prezzi di saldo a chi davvero non ne aveva bisogno (Menez al PSG per soli 8 milioni, chissà le risate di Zamparini), ma qui siamo di fronte ad una struttura che scricchiola pericolosamente, prima ancora che la stagione sia cominciata. La vicenda De la Pena, è l’emblema di questa Roma. Settimane di battaglie per portarlo nella capitale (Sabatini non lo vedeva di buon occhio, ma Luis Enrique lo aveva posto come conditio sine qua non), e poi il matrimonio finisce quando siamo ancora in luna di miele. Ufficialmente per motivi personali dello spagnolo, ma in realtà dai muri di Trigoria filtrano incomprensioni riguardo al mercato. Perchè il vero problema della Roma è proprio questo. La squadra è incompleta, e non certo per colpa di Sabatini (l’unico, assieme a Luis Enrique, da promuovere a pieni voti). La verità è che mancano i soldi, perchè altrimenti la Roma avrebbe da tempo un attaccante di livello. Mentre scriviamo, sembra vicino l’arrivo di Pablo Osvaldo, attaccante del Espanyol, ex di Fiorentina e Bologna. Ma l’italo – argentino è tutt’altro che un giocatore affermato. Nel cambio con Vucinic, a nostro giudizio, la Roma ci perde, eccome se ci perde. E sentire Luis Enrique parlare di mercato (“Vorrei che arrivassero sia Osvaldo che Nilmar”), fa quasi tenerezza.

INTER 4

Al momento la vera delusione di questo calciomercato. Mentre scriviamo, Samuel Eto’o (uno degli attaccanti più forti del mondo, è bene ricordarlo) è a un passo dall’Anzhi (!!!). E per sostituirlo, si parla di Tevez in prestito (!) o di Lavezzi. Non solo, i nerazzurri trattano anche le cessioni di Sneijder (Manchester City) e di Milito (Galatasaray). Fatto salvo che, molto probabilmente, l’olandese e l’argentino non partiranno (ma non certo per meriti dell’Inter), la campagna trasferimenti nerazzurra, lascia davvero senza parole. Cedere Eto’o per 25 – 30 milioni potrà anche essere un discreto (buono sarebbe troppo) affare per Moratti, ma a livello tecnico ci lascia senza parole. Il camerunese è un vero e proprio fenomeno, e uno così si cede solo per una cifra folle (almeno il doppio di quella accettata da Moratti), tanto più che gli acquirenti non hanno certo problemi di soldi. Ne sa qualcosa Eto’o, che in totale andrà a percepire 60 milioni netti per i prossimi 3 anni. L’Inter invece, oltre a perdere l’attaccante più forte in rosa, guadagnerà una cifra che non le permetterà neanche di comprare il sostituto, se non trattando sul prezzo (Tevez costerebbe 40, Lavezzi ha una clausola rescissoria di 31).  A questo punto poi, molto probabilmente resterà Sneijder (ma chissà con quale voglia), visto che il Manchester City ha virato su Nasri, e lo United non ha i soldi per potersi permettere l’olandese. E così Gasperini, oltre a perdere Eto’o, si ritroverà anche in casa l’equivoco tattico numero uno di questo suo inizio di gestione Inter (nel suo modulo il trequartista non c’è). Per il centrocampo poi, è stato acquistato Kucka in comproprietà dal Genoa. Peccato che lo slovacco resterà in rossoblu almeno fino a gennaio. Dunque l’Inter, dovrà sfangare i primi mesi di stagione con i soliti (peraltro validissimi) noti. E noi, oltre a bocciare fragorosamente i nerazzurri (per il momento, è bene ricordarlo), non ci capiamo davvero più niente.

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