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Pagamenti digitali in crescita, ma il contante resta una certezza per i consumatori. Lo studio della Bce

Imagoeconomica

La transizione verso i pagamenti digitali nell’area dell’euro accelera, ma il contante continua a occupare una posizione rilevante, specialmente per le transazioni di piccolo importo e i pagamenti tra privati. A rivelarlo è la terza edizione dello studio della Banca centrale europea sulle abitudini di pagamento dei consumatori nell’area dell’euro (Space), che fotografa una realtà in continua evoluzione. L’indagine, condotta tra settembre 2023 e giugno 2024 su un campione di 50mila consumatori della zona euro, mostra che nel 2024 il contante viene ancora utilizzato nel 52% delle transazioni nei punti vendita, sebbene in calo rispetto al 59% del 2022. In termini di valore, le carte restano lo strumento predominante con una quota del 45%, leggermente in calo rispetto al 46% dell’anno precedente, seguite dal contante al 39% (in discesa rispetto al 42%) e dalle app mobili, che guadagnano terreno passando dal 4% al 7%.

Pagamenti online: le carte dominano, ma il contante resta essenziale

L’impennata dei pagamenti digitali è alimentata in gran parte dall’espansione dei pagamenti online, che nel 2024 rappresentano il 21% del totale delle transazioni quotidiane in numero e ben il 36% in valore, contro il 17% e il 28% rispettivamente del 2022. Il mezzo preferito per gli acquisti online sono le carte, con una quota del 48%, seguite da portafogli digitali e app mobili, che insieme coprono il 29% delle transazioni.

Le preferenze dei consumatori, per ora, non sembrano aver subito grandi scossoni. Nel 2024, come nel 2022, il 55% dei consumatori predilige pagare nei negozi con carte o altri mezzi elettronici, mentre il 22% continua a fare affidamento sul contante. Un 23% si dichiara indifferente, senza una preferenza chiara. In generale, le carte sono considerate più rapide e facili da usare, mentre il contante viene apprezzato per la sua capacità di aiutare a tenere sotto controllo le spese e proteggere la privacy. Non sorprende quindi che ben il 62% dei consumatori (rispetto al 60% nel 2022) consideri fondamentale mantenere il contante come opzione di pagamento. Inoltre, la grande maggioranza (87%) è soddisfatta della facilità di accesso al contante, sebbene la percentuale sia leggermente scesa rispetto all’89% dell’anno scorso.

Cipollone (Bce): “Il contante rimane un’opzione molto apprezzata”

Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Bce e uomo di punta per l’euro digitale, ha commentato i risultati dell’indagine sottolineando come, nonostante l’ascesa dei pagamenti digitali, il contante resti l’opzione più usata nei negozi fisici e nelle transazioni tra privati. I risultati dell’indagine mostrano anche che, sebbene la maggior parte delle persone preferisca utilizzare carte o altri mezzi di pagamento elettronici, quasi due terzi desiderano mantenere il contante come opzione di pagamento e tale quota è aumentata di recente. Ciò sottolinea l’importanza di avere una scelta tra diverse opzioni di pagamento. A questo proposito è anche positivo vedere che i consumatori hanno un maggiore accesso e stanno facendo un maggiore uso dei pagamenti istantanei, il che arricchisce ulteriormente il panorama dei pagamenti”.

Infine, Cipollone ha ribadito l’impegno della Bce nel garantire che i consumatori possano sempre scegliere il metodo di pagamento che preferiscono, con l’obiettivo di assicurare opzioni sicure, efficienti e inclusive, sia per il contante che per l’euro digitale. “Vogliamo garantire che le persone possano sempre scegliere di pagare con denaro pubblico, oggi e in futuro”, ha sottolineato.

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Categories: Economia e Imprese