“Non credo che l’Italia dovrà chiedere aiuti europei. Non credo sia necessario”. Il messaggio rassicurante arriva a dal vicesegretario generale e capo economista dell’Ocse, Piercarlo Padoan, intervenuto stamane su Radio1 Rai. Ieri l’organizzazione con sede a Parigi aveva presentato il suo ultimo rapporto sulle riforme in Italia.
“Se i mercati non riconoscessero i progressi fatti dall’Italia dovremmo essere pronti a valutare la richiesta di aiuti – ha precisato Padoan -, ma insistiamo anche su una cosa, e cioè che il paese deve continuare, anzi intensificare lo forzo delle riforme, perché è questo il segnale più importante che si aspettano i mercati finanziari; a questa condizione il finanziamento del nostro debito pubblico non è assolutamente in discussione e non c’è dunque bisogno oggi di dover ricorrere ad uno strumento che peraltro è comunque importante che ci sia: importante per l’Italia e per l’Europa”.
Padoan ha aggiunto che la priorità per l’Italia è aumentare produttività e competitività: “La defiscalizzazione del salario legato alla produzione è una buona strada che l’Ocse raccomanda da molti anni; ovviamente questo può essere fatto solo a patto che sia compatibile con il risanamento del bilancio pubblico: dunque se si vogliono abbassare le tasse sul lavoro bisogna compensare questo abbattimento con una compensazione della spesa, un potenziamento e una intensificazione della spending review sotto questo profilo sarebbe importante”.