Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è ottimista sul negoziato in corso tra Italia ed Europa, attraverso il quale il nostro Paese mira ad ottenere l’ormai celeberrima flessibilità di bilancio.
“La crescita si rafforza e la finanza pubblica è sotto controllo”, ha detto il numero uno delle Finanze al termine dell’Ecofin a Bruxelles. L’Eurogruppo ieri ha avvertito l’Italia del rischio di una significativa deviazione dagli obiettivi di bilancio, anche nel caso in cui le fosse garantito tutto lo spazio di manovra richiesto.
Il Governo Renzi ha aumentato il deficit di quest’anno dall’1,4% al 2,4% del PIL, proprio a causa delle riforme varate nel corso degli ultimi 2 anni, delle politiche di investimento poste in essere e delle spese relative a migranti e sicurezza-
Ad oggi però, Bruxelles ha autorizzato l’Italia ad innalzare l’indebitamento netto solo all’1,8% del Pil, rinviando a maggio il giudizio sulle ulteriori richieste.
“Sono convinto che ci sarà una valutazione positiva di queste misure”, ha assicurato il ministro, sottolineando che al momento non è arrivata dall’Unione Europea nessuna richiesta formale di revisione dei conti. Dunque “non c’è nessuna ragione di cambiare la strategia del governo” basata sull’esigenza di rafforzare la crescita.
Attesa nel pomeriggio di oggi una lettera della Commissione europea nella quale dovrebbero essere inseriti tutti i dubbi esistenti sulla manovra italiana. A rischio non c’è solo il percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio ma anche l’impegno a ridurre il rapporto debito/pil nei termini sanciti dal Fiscal compact.