Nel corso dell’Assemblea dell’ABI che si sta tenendo al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha incentrato il suo intervento sulla questione greca e sui riflessi che il caos relativo al salvataggio dello stato ellenico avrà sul futuro dell’Europa. Il titolare di via XX settembre ha spiegato la Grecia “va aiutata non solo a restare nell’euro ma a tornare a crescere“. Per Padoan “accanto all’apertura di un cantiere per la Grecia occorre un cantiere per l’Europa. Occorre un progetto ambizioso e di lungo termine”. La ricetta giusta per Padoan è quella di un programma di riforme nazionali ed europee per rilanciare non solo la Grecia ma l’intera Europa.
Per il ministro il dilemma non è nella scelta “Austerità sì o no” ma nel “come tradurre in pratica l’obiettivo della crescita” sottolineando un carattere essenziale di cui è priva l’Europa: la fiducia. “In Europa la risorsa che manca è la fiducia”, ha detto chiaramente il ministro aggiungendo che la “crisi greca è segnale per accelerare integrazione europea”.
Passando alla situazione interna Padoan ha voluto ribadire che “la ripresa dell’economia italiana continua” e che e il Governo è determinato a “sfruttare la finestra di opportunità” offerta. Padoan ha ricordato che le linee su cui sta intervenendo l’esecutivo sono relative al consolidamento dei conti e la riduzione del debito, alle riforme strutturali e al sostegno agli investimenti.Nelle prossime settimane e mesi con la legge di stabilità e altre misure – aggiunge – il Governo intensificherà queste linee di azione”.