Per la prima volta dopo 31 di crescita ininterrotta, la spesa per le retribuzioni dei dipendenti pubblici nel 2011 è risultata in calo (-1,6%) rispetto all’anno precedente, attestandosi a quota 170 miliardi di euro. A dirlo è l’Aran in una conferenza stampa tenuta dal presidente Sergio Gasparrini, che ha comunicato anche le prime anticipazioni sulle stime del 2012, che parlano di un ulteriore calo della spesa del 2,3% a 165,36 miliardi. La spesa è prevista in calo anche per il 2013.
Il calo della spesa della Pubblica amministrazione per le retribuzioni è stato reso possibile dalle misure di contenimento varate negli ultimi anni: su tutte, il blocco dei contratti e i vincoli al turnover che stabiliscono che si possa assumere nel limite del 20% del personale uscito e della spesa per questo personale.
Il numero dei dipendenti pubblici è diminuito, tra il 2006 e il 2011, di oltre 230 mila unità, da 3 milioni 627 mila a 3 milioni 396 mila, ovvero il 6% del totale. Un calo di un altro punto percentuale è atteso per il 2012, mentre le retribuzioni dei dipendenti pubblici sono diminuite nel 2011 dello 0,8% rispetto al 2010.