Le vendite di Ovs nel bilancio 2021 sono cresciute del 33,4 % su anno a 1,36 miliardi con un Ebitda rettificato a 147,2 milioni, in crescita di oltre 74 milioni sull’esercizio precedente ed in flessione di solo 9,1 milioni rispetto al 2019.
Lo dice una nota della società che, oltre ai negozi Ovs, conta anche quelli di Upim, Stefanel e da quest’anno anche Gap.
“Alla luce dei risultati correnti e delle ulteriori azioni in corso riteniamo di poter guardare al 2022 con cauto ottimismo e di poter prevedere la possibilità di un’ulteriore crescita dei risultati economici, con una adeguata generazione di cassa”, dice Stefano Beraldo, Ceo di Ovs
Nel dettaglio del bilancio 2021, l’insegna Ovs ha realizzato ricavi per 1.054,4 milioni, in aumento di 238,8 (+29,3%) e Upim ha registrato ricavi per 294,4 milioni, in crescita di 91,6 milioni (+45,1%).
L’Ebitda di Ovs che è cresciuto di 69,2 milioni (l’incidenza sulle vendite è passata dal 6,8% all’11,8%) e quello di Upim di 9,7 milioni (con un’incidenza sulle vendite aumentata dall’8,6% al 9,2%).
Le vendite dei negozi diretti sono aumentate del 34,2%, quelle della rete in franchising del 28,3% e quelle dell’e-commerce e market-place del 44,0%.
“La crescita delle vendite, ottenuta con una sostanziale parità di superficie di vendita, è ben superiore al 18,7% del mercato dell’abbigliamento e conferma che il Gruppo OVS è cresciuto più di qualsiasi altro player, fisico e/o digitale, operante in Italia nel settore”, commenta Beraldo.
Ovs bilancio 2021: il risultato netto torna positivo
Il risultato netto rettificato è stato di 44,8 milioni di euro tornando positivo, dopo il rosso per 4,8 milioni al 31 gennaio 2021, con una generazione di cassa oltre le attese che ha spinto il Cda a proporre un dividendo di 0,04 euro per azione, che verrà posto in pagamento il prossimo 22 giugno.
Il flusso di cassa operativo è stato positivo per 129,8 milioni, a cui si aggiungono 81 milioni derivanti dall’aumento di capitale perfezionato lo scorso luglio.
La posizione finanziaria netta rettificata è nettamente migliorata, registrando un dimezzamento nel 2021 a 190,3 milioni dai 401,1 milioni del 31 gennaio 2021 e in calo di altri 120 milioni rispetto ai livelli pre-pandemia.
La crescita è stata elevata per tutti i marchi, sia nel canale offline che nell’online.
L’ebitda margin ha raggiunto il 10,8%, in crescita dal 7,2% del 2020, “grazie al miglioramento significativo delle vendite, alla riduzione dei mark-down e alle azioni sul versante dei costi” dice la nota, precisando che il gruppo ha incrementato la quota di mercato al 9,3% rispetto all’8,4% del 2020.
Faro sull’evoluzione dei negozi Stefanel e Gap
Nel terzo trimestre 2021, il Gruppo ha dato il via al nuovo corso impresso a Stefanel, “marchio di recente acquisizione, con risultati incoraggianti”, sottolinea il numero uno di Ovs.
Lo scorso novembre inoltre Ovs e Gap hanno firmato un accordo per la cessione a Ovs degli 11 negozi Gap in Italia. La partnership tra le due aziende è iniziata nel 2020 con un accordo di franchising che prevedeva l’inserimento del brand Gap Kids nei negozi Ovs e la vendita delle collezioni Gap uomo, donna, bambino nell’e-commerce Ovs. Ora il brand italiano acquisirà anche i negozi Gap stand alone presenti in Italia.
“Nello sviluppo del nostro modello di business, riteniamo che questo accordo contribuisca a creare valore per il nostro gruppo e rappresenti un ulteriore passo nell’evoluzione della strategia di Ovs che diventa sempre più una piattaforma aperta a collaborazioni con altri brand, coerenti con il suo posizionamento e i suoi valori” aveva affermato in quell’occasione Beraldo.
“In tema di sostenibilità Ovs nel 2021 ha emesso un Sustainability-linked Bond e nel marzo del 2022 ha sottoscritto due nuove linee di credito Sustainability-linked a sostituzione delle esistenti “rafforzando così l’impegno della società al raggiungimento dei suoi obiettivi di sostenibilità” dice la nota.