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Overtourism, la classifica delle città più affollate secondo McKinsey & Company: Dubrovnik in testa, seguita da Venezia e Macao

Pixabay

Dopo un crollo nel 2020, il turismo globale è finalmente in ripresa. Entro la fine del 2024, la spesa per i viaggi dovrebbe raggiungere gli 8,6 trilioni di dollari, con un terzo dei consumatori pronti a investire in nuove avventure. Ma questo rinnovato entusiasmo porta con sé vecchie sfide: il fenomeno dell’overtourism, che vede alcune città sovraffollate e le loro risorse messe a dura prova. Questo è evidente dal fatto che l’80% dei viaggiatori visita solo il 10% delle destinazioni turistiche globali.

Secondo il rapporto “The State of Tourism and Hospitality 2024” di McKinsey & Company, le città più affollate al mondo, basate sul numero di notti trascorse nel 2023 da visitatori domestici e stranieri per chilometro quadrato, sono: Dubrovnik (Croazia), seguita da Venezia e Macao. Tra le prime quindici compare anche Roma, al 13° posto, subito sotto Parigi.

Il numero di viaggiatori e la frequenza dei viaggi continueranno a crescere. Nel primo trimestre del 2024, le notti trascorse negli esercizi ricettivi della Ue sono aumentate del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Entro il 2030, città come Venezia vedranno un aumento del 26% dell’affollamento turistico, mentre Marrakech (+86%), Amsterdam (+72%) e Dubrovnik (+70%) sperimenteranno incrementi ancora più significativi.

Il nuovo volto del turismo

Il turismo non è solo tornato, ma si è trasformato. I viaggiatori di oggi cercano esperienze uniche e di lusso, spingendo le destinazioni a innovare. McKinsey individua quattro temi principali che stanno ridefinendo il settore:

  • Viaggi vicino casa: nonostante i viaggi internazionali dominino i titoli, i viaggi nazionali rappresentano ancora la maggior parte delle spese, con un aumento del turismo intraregionale.
  • Personalizzazione dei viaggi: i viaggiatori non vogliono più esperienze standardizzate. Gli operatori devono segmentare e personalizzare le loro offerte per rimanere competitivi.
  • Crescita del turismo di lusso: La domanda di turismo di lusso sta crescendo rapidamente, soprattutto in Asia. Ma i viaggiatori di lusso non sono un gruppo omogeneo; le loro preferenze variano per età, nazionalità e patrimonio.
  • Mitigazione del sovraffollamento: Le destinazioni devono prepararsi a gestire grandi flussi turistici. Pianificare, sviluppare e investire in strategie di mitigazione è essenziale per preservare il patrimonio naturale e culturale.

Overtourism, le limitazioni nel mondo

Dubrovnik rappresenta un esempio classico di “destinazione fortemente stagionale”. Durante l’alta stagione, i posti aerei disponibili per la città croata sono circa 20 volte superiori rispetto ai mesi invernali. La densità degli affitti per le vacanze può raggiungere circa 90 annunci per chilometro quadrato durante l’estate. Inoltre, Dubrovnik è una tappa popolare per le crociere nel Mediterraneo, contribuendo ulteriormente al suo sovraffollamento. Questa pressione turistica ha costretto la città a prendere misure drastiche per gestire i flussi di visitatori e preservare la qualità della vita dei residenti.

Anche Amsterdam ha adottato misure severe per controllare l’afflusso turistico. La città ha vietato la costruzione di nuovi edifici alberghieri per limitare il numero di turisti che pernottano. Questa iniziativa segue altre misure già in atto, come il divieto di consumo di marijuana nelle strade pubbliche e l’interruzione delle visite guidate nel famoso quartiere a luci rosse.

In Francia, Marsiglia ha introdotto un sistema di prenotazione per limitare il numero di turisti che entrano nel Parco Nazionale delle Calanques. Questo sistema ha lo scopo di proteggere la fragile baia e l’ecosistema circostante dall’eccessivo sfruttamento turistico.

In Giappone, le autorità hanno adottato soluzioni innovative per gestire il turismo. A ridosso di un centro commerciale, è stata costruita una barriera alta 2,5 metri e lunga 20 metri per bloccare la vista del Monte Fuji. Questo intervento è volto a distribuire meglio i visitatori e ridurre l’affollamento in punti specifici. Inoltre, a Osaka e nella località termale di Hakone, si stanno valutando nuove tasse turistiche per controllare i flussi di visitatori e generare entrate per la gestione sostenibile del turismo.

Anche Venezia ha adottato un sistema di accesso a numero chiuso per affrontare l’overtourism. I turisti giornalieri, che non pernottano, devono prenotare e pagare un ticket di ingresso per visitare la città in determinate date. 

Overtourism: i rischi per Roma e Venezia

Il rapporto McKinsey identifica sei categorie di rischio per le città sotto pressione turistica. Venezia e Roma rientrano nel quintile più alto per densità di viaggiatori e impatto sulla vita dei residenti. Dubrovnik, nonostante le misure adottate per combattere l’overtourism, rientra nel quintile di rischio più alto in quattro categorie su sei. La città ha vietato nuovi permessi di affitto privato nel quartiere storico e sta riorganizzando gli orari delle crociere per meglio gestire i flussi turistici.

Strategie per il futuro

McKinsey offre una guida con suggerimenti per affrontare l’aumento dei flussi turistici:

  • Far pagare l’accesso a singole attrazioni e sfruttare i grandi eventi per migliorare le infrastrutture.
  • Costruire e dotare una forza lavoro pronta per il turismo.
  • Utilizzare i dati per gestire e prevedere i flussi di visitatori.
  • Scegliere quali segmenti turistici attrarre.
  • Distribuire i visitatori nello spazio e nel tempo.
  • Prepararsi a fluttuazioni improvvise e inaspettate.
  • Preservare il patrimonio culturale e naturale.

Suggerimenti utili per affrontare l’afflusso turistico in crescita, ma potrebbero essere un palliativo per le città già travolte dai visitatori.

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