Falsa partenza pomeridiana delle Borse europee, inebriate inizialmente dai dati positivi sulla disoccupazione in arrivo dagli Stati Uniti. È bastata una dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin, che ha decretato lo stallo sulla delicata questione siriana, per farle tornare in giù.
Intorno alle 17, trenta minuti prima della chisura, Piazza Affari si attesta su un più modesto +0,40%, quando alle 15 veleggiava verso il +1,4%. Miglior rialzo confermato per Enel (+4%), sulla scia delle valutazioni positive di Ubs, e per Ansaldo Sts (+2,67%), che invece alle 15 era uno dei peggiori ribassi. L’ottovolante è dovuto al risiko della riorganizzazione Finmeccanica, pronta a cedere Ansaldo Energia ai sudcoreani. È di pochi minuti fa la dichiarazione di Franco Bassanini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti, che ha manifestato interesse a entrare nella società energetica controllata al 55% dal colosso italiano della difesa. Male invece Autogrill (-1,96%), Ferragamo (-1,90%) e Telecom Italia (-1,81%).
Francoforte perde lo 0,32%, Parigi lo 0,11%, Londra lo 0,29%.
Sotto zero anche Wall Street, che era partita bene: Dow Jones segna -0,62%, mentre il Nasdaq cede lo 0,36%.