E’ tutta colpa dell’Euro. Sembra essere questa l’impietosa analisi sulla crisi del cancelliere dello scacchiere britannico, George Osborne, che se la prende con la moneta unica e con le economie dei paesi che hanno adottato questa valuta. Perchè adesso soffrono, e con loro soffre tutto il vecchio continente. Poche parole quello del titotare del Tesoro britannico, ma molto chiare. “Questo è un tempo di profonda incertezza per le economie dell’area Euro, e questa incertezza mina la ripresa“, ha detto arrivando a Bruxelles per partecipare a una riunione dell’Ecofin che si annuncia incandescente.
Sul tappetto i nuovi requisiti di capitale per le banche previsti da “Basilea 3”, l’insieme delle nuove regole per la gestione delle attività a rischio del sistema bancario dell’Euro. La Gran Bretagna non vuole che l’Ue detti condizioni, rivendicando mano libera nel decidere sul buffer, il cuscinetto di capitale aggiuntivo. A Bruxelles sono tutti d’accordo a fissare al 3% la soglia di tale buffer con l’ok necessario delle autorità comunitarie per portarlo oltre. Una cosa poco gradita a Londra, che scarica sugli interlocutori parte delle responsabilità per questa congiuntura economica. Servono “politiche a sostegno della moneta unica”, ha esortato Osborne, quasi a voler ribadire che il problema è tutto lì, oltre Manica.