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Oro, sale la febbre: Cina, India e Russia fanno il pieno, nuovo massimo storico. La scommessa è il prossimo calo dei tassi

L’oro ha toccato nuovi massimi storici salendo a 2.100 dollari l’oncia. Anche la Svizzera compra il metallo. Cosa c’è alla base del rally?

Oro, sale la febbre: Cina, India e Russia fanno il pieno,  nuovo massimo storico. La scommessa è il prossimo calo dei tassi

Uno scossone all’insù. Violento ed improvviso, come capitava negli anni settanta, la vera età dell’oro per gli appassionati del metallo giallo. Un vero e proprio terremoto che ha investito l’oro fisico, balzato intorno ai 2.100 dollari già in mattinata sull’onda degli acquisti  in arrivo dalla Cina e più ancora dall’India dopo che la banca centrale ha vietato le operazioni di prestito sul metallo, con l’obiettivo di bloccare la speculazione. 

Nel frattempo, però, gli acquisti di oro fisico si sono estesi alla Russia ed al Sud Africa ma anche alla Svizzera. Ma qui, rileva l’agenzia Reuters, i guadagni più cospicui hanno riguardato Lindt, la capitale del cioccolato che quest’anno, informa la casa madre, potrà contare su una crescita delle entrate e dei profitti nell’ordine dell’8-10%.

Corsa all’oro: quali sono i motivi?

Non è altrettanto facile capire, almeno a prima vista, la ragione della corsa all’oro da parte degli operatori. In passato la spinta agli acquisti aveva due motivazioni: una legata alla geopolitica, l’altra alla minaccia dell’inflazione. Certo, l’aspetto sicurezza mantiene vivo il suo appeal, ma lo stesso non si può dire sul fronte della redditività in caduta libera quando calano i rendimenti del mercato monetario e delle obbligazioni. Ma proprio questo giustifica il risveglio dell’interesse per il metallo nobile. L’oro. Già salito di circa 50 dollari durante la scorsa settimana, è trainato dai dati deludenti sulla produzione manifatturiera e dalla spesa per la costruzione negli Stati Uniti, oltre che da una riduzione delle pressioni sui prezzi.

Tradizionalmente considerato un modo sicuro per preservare il patrimonio, il metallo soffre quando i tassi di interesse vengono alzati, favorendo un aumento dei rendimenti su asset concorrenti (come i bond) e rafforzando il dollaro: così l’oro diventa più costoso per acquirenti con altre valute.

Rally dell’oro: quanto durerà?

In questo contesto di attesa, le novità sono venute dalle commodities, con l’oro che ha scelto oggi per fare nuovi massimi storici salendo 2.100 $ l’oncia, se si esclude la notte del 4 dicembre 2023, quando toccò quota 2.200. E stavolta? Molto, anzi proprio tutto, è legato all’atteggiamento della Federal Reserve. Se nelle audizioni al Congresso il presidente Jerome Powell farà capire che il calo dei tassi è ormai vicino, non è da escludere una nuova ondata di acquisti sull’oro. La discesa dei tassi, insomma, favorisce un aumento dell’oro. E lo stesso vale per il Bitcoin.

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