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Oro e petrolio in rally, fiducia in Borsa e Tim brilla a Milano

FIRSTonline

Nonostante il dramma di Beirut, la speranza in una ripresa dei colloqui Usa-Cina porta una ventata di ottimismo sui mercati. I listini europei chiudono positivi, complice l’avvio intonato di Wall Street. Il petrolio prende il volo, sorretto dal calo delle scorte settimanali Usa, molto superiore alle attese: Brent 45,90 dollari al barile (+3,3); Wti 43,12 dollari (+3,4%). Non si ferma inoltre la corsa all’oro, con iI future ottobre 2020, che aggiorna record su record e tocca quota 2.050 dollari l’oncia. Resta debole invece il dollaro e l’euro sale, con il cambio che si muove intorno a 1,19.

Piazza Affari si unisce alla buona intonazione generale e mette a segno il terzo rialzo consecutivo, +0,64%, 19.740 punti base, anche se le persone positive al coronavirus sono 384 in più rispetto a ieri (10 i decessi). Un dato che potrebbe indurre qualche preoccupazione. Restano protagoniste le banche, ma in cima al listino si portano i titoli oil: Saipem +6,02%; Tenaris +4,48%; Eni +3,02%. I rialzi degli istituti di credito sono guidati da Bper, +5,8%, che festeggia il ritorno sul FtseMib dopo l’uscita di Ubi (+1,27%) a seguito del successo dell’offerta di Intesa San Paolo (+2,27%), ancora in grande spolvero dopo l’ottima trimestrale. Rialza la testa Mediobanca (+2,79%).

Negli altri settori si apprezza Buzzi (+5,16%). Telecom (+3,99%) si conferma in denaro, dopo il balzo della vigilia e alla luce della trimestrale presentata ieri. La società, al termine del consiglio sui conti, ha anche annunciato di aver posticipato al 31 agosto il termine la decisione sulla prevista cessione di una quota di minoranza della propria rete di ultimo miglio al fondo Usa Kkr e su richiesta del governo di negoziare un accordo per un’infrastruttura di rete unica con la concorrente Open Fiber. Prosegue il rally di Cnh, +2,81%; Pirelli +2,04%.

Le vendite penalizzano ulteriormente Diasorin (-1,87%). Atlantia limita le perdite allo 0,28% dopo una mattinata difficile in seguito alla decisione del cda di vendere Aspi al miglior offerente, viste le difficoltà della trattativa con Cdp. Debolezza per le utility: Terna -1,19%: Italgas -1,19%; Snam -1,08% Enel -0,46%. Male Stm (-1,17%). Fuori dal paniere principale, Mediaset -0,49% dopo il balzo di ieri.

Migliora lo spread fra decennale italiano e tedesco 148 punti base (-1,61%), anche se c’è una lieve risalita dei rendimenti. Il tasso del Btp è 0,97%.

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Categories: Finanza e Mercati