Comprare un’oncia d’oro costa sempre di più: i prezzi sembrano puntare alla soglia psicologica dei 1.600 dollari. In una giornata in cui sulle Borse europee torna la debolezza, negli scambi elettronici sul mercato delle materie prime di Chicago, il Comex, l’oncia d’oro aumenta di oltre sette dollari, sfiorando quota 1.594 dollari, un nuovo record. Questi gli effetti sul principale bene rifugio della crsi del debito che agita l’Ue e gli Stati Uniti, che stamattina hanno incassato anche l’ultima minaccia di downgrade da parte di Moody’s.
A favorire gli acquisti sull’oro anche l’altalena del mercato dei cambi, in particolare il repentino indebolimento subito ieri dal dollaro in seguito agli annunci del presidente della Federal Reserve. Ben Bernanke ha affermato che la Banca centrale Usa potrebbe avviare una nuova tornata di stimoli monetari a sostegno dell’economia, manovra che in prospettiva tende a indebolire i cambi del dollaro. Poiché tutte le materie prime si commerciano in dollari, le fluttuazioni della divisa americana tendono ad innescare aggiustamenti anche sulle quotazioni dell’oro.