Tutto cominciò quando un bambino di sei anni di Atlanta, Robert Lang, ricevette in regalo un libro sull’origami, ovvero l’arte tradizionale giapponese del piegare la carta. Mentre i suoi compagni di classe trascorrevano i pomeriggi giocando a baseball, Robert se ne restava a casa, studiando realizzando le sue prime creazioni originali.
Il bambino di un tempo è poi diventato un fisico e uno specialista di diodi laser per la Nasa, ma non ha mai abbandonato l’origami. Lungi dal considerarlo solo un hobby, ci si è dedicato con tale serietà da studiarne a fondo le possibili applicazioni industriali, interessando al suo lavoro aziende e facoltà di ingegneria.
Partendo dall’assunto che l’origami, come certe branche della matematica, studia modelli relativi, Lang si rese conto che poteva impostare matematicamente la realizzazione degli origami. Nacque così il primo software per disegnare modelli di origami, da quelli artistici a quelli industriali, e ciò che era iniziato come un passatempo diventò un lavoro a tempo pieno.
Da allora sono stati ideati, sotto la guida di Lang, diversi dispositivi ispirati all’antica tecnica giapponese: pannelli solari che si ripiegano su sé stessi, rifugi di emergenza che occupano lo spazio di una cartella porta-documenti, e ancora airbag speciali per le automobili e sottilissimi equipaggiamenti di primo soccorso.
La vocazione da progettista non ha mai fatto però dimenticare a Lang quella artistica: nella sua lunga carriera ha infatti realizzato più di 650 modelli originali, costruiti soltanto per la gioia degli occhi e del cuore, molti dei quali sono esposti in vari musei degli Stati Uniti.
Allegati: Asahi